Iraq. Angoscia per le violenze contro i cristiani

Aquilante: "Pregare , dialogare e operare per la pace confessando la nostra fede in Cristo"

Roma, 11 agosto 2014 (NEV-CS27) – “Seguiamo con angoscia le notizie che arrivano dall’Iraq e che documentano gravissime violenze contro i cristiani ed altre minoranze religiose di quel paese” afferma il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). “Le persecuzioni di individui e comunità a causa della loro fede o della loro appartenenza etnica è sempre brutale e ingiustificabile ma diventa anche blasfema quando si giustifica nel nome di Dio e di una tradizione religiosa”. “Preghiamo quindi per i nostri fratelli e le nostre sorelle dell’Iraq; operiamo per la convivenza pacifica tra comunità e popoli che condividono la fede nel Dio unico; confessiamo con coraggio la nostra fede in Cristo signore della pace; diamo prova della nostra solidarietà accogliendo uomini e donne, fratelli e sorelle cacciati dalle loro case a causa della loro fede. La FCEI – prosegue Aquilante – intende muoversi su queste linee in collaborazione con le agenzie ecumeniche internazionali e con le reti interreligiose con cui opera da anni. In particolare auspica che il progetto di monitoraggio e di accoglienza Mediterranean Hope, avviato in questi mesi in Sicilia, possa aiutare anche profughi provenienti dall’Iraq”.