Attentato Berlino. Nella chiesa della memoria celebrazione interreligiosa per le vittime

 

Roma (NEV), 21 dicembre 2016 – Non rispondiamo all’odio con l’odio: questa la parola che ha fatto da filo rosso nel corso della cerimonia interreligiosa svoltasi ieri sera a Berlino nella Chiesa della memoria, la Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche, dove poco meno di 24 ore prima un camion travolgeva e uccideva 12 persone che si trovavano al mercato natalizio dell’attigua Breitscheidplatz. Ieri sera la stessa piazza era gremita di persone di diverse fedi, rimaste fuori dalla chiesa perché a sua volta gremita. A rendere l’ultimo omaggio alle vittime dell’attentato, presenti nella chiesa la cancelliera Angela Merkel e il presidente federale Joachim Gauck, il sindaco della capitale tedesca Michael Müller e numerosi esponenti del mondo della politica, delle istituzioni e delle religioni: evangelici, cattolici, ortodossi, musulmani ed ebrei.

“La riconciliazione è più forte dell’odio”, ha affermato nella sua allocuzione in ricordo delle vittime il vescovo della Chiesa evangelica di Berlino e Brandeburgo Markus Dröge –. Solo con questo messaggio riusciremo a vincere la violenza”. Invitando tutte le persone a essere unite a prescindere dalla religione professata o dalla cultura di origine, il vescovo Dröge ha evidenziato il significato del luogo stesso in cui si è svolta la cerimonia: il memoriale berlinese che ricorda le atrocità della seconda guerra mondiale. “Questa chiesa deve essere un monito. Con il suo campanile monco è una ferita aperta nel cuore di questa città, e ci deve ricordare come finiamo quando ci lasciamo trasportare dall’odio. La ferita di Berlino non è stata né coperta, né nascosta, ma resa visibile affinché non si dimentichi. Siamo una comunità che piange insieme il suo dolore per un atto di terrore al quale non soccomberemo. Resteremo uniti, non ci lasceremo dividere solo perché apparteniamo a culture differenti o perché viviamo diversamente le nostre fedi o le nostre filosofie”. E per un minuto di silenzio ha invitato tutti a tenersi per mano.