Roma (NEV), 4 gennaio 2017 – Il quinto centenario della Riforma protestante come anno della pace e della “riconciliazione delle memorie” di tutte le confessioni. E’ questa la proposta che il Segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese Olav Fykse Tveit ha lanciato in un’intervista rilasciata all'”Osservatore Romano” alla vigilia di Natale. Facendo riferimento alla celebrazione ecumenica di Lund del 31 ottobre scorso – “una preghiera impensabile anche solo cinquant’anni fa” – il pastore Tveit ha auspicato che la Pentecoste del 2017 fornisca l’occasione per una riunione dell’intera famiglia cristiana in Terra Santa.
“Proprio l’esperienza di Lund è un invito a pregare insieme per rafforzare la testimonianza di Cristo nel mondo, trovando il coraggio di guardare al passato con occhi nuovi, senza dimenticare quanti conflitti ha portato la Riforma tra i cristiani. A tal proposito – ha proseguito il leader ecumenico – io ho una mia idea: nel 2017 tutti i cristiani celebreranno la Pasqua e la Pentecoste nello stesso giorno. Pentecoste potrebbe essere l’occasione per riunire tutta la famiglia cristiana a Gerusalemme per pregare per la pace di Gerusalemme e del mondo alla luce dell’esperienza della prima comunità cristiana che trovò il coraggio per parlare in molte lingue della buona novella”.
Sulla celebrazione ecumenica di Lund si vedano la puntata di Protestantesimo andata in onda il 6 novembre 2016 e le interviste al teologo Paolo Ricca e al decano della Facoltà valdese di teologia Fulvio Ferrario.
Ai Cinquecento anni della Riforma protestante l’Agenzia NEV dedica un’apposita sezione di questo sito e rimanda alle schede disponibili sotto “Approfondimenti”.