Oleodotto nel Nord Dakota. Preghiere e sostegno di leader religiosi per i nativi americani

Con il parere positivo del genio militare statunitense ha vinto l'ordine esecutivo firmato dal presidente USA Donald Trump relativamente alla costruzione del “Dakota Access Pipeline”. Ai nativi americani che si vedono deturpato un territorio a loro sacro le preghiere e il sostegno di comunità religiose

Standing Rock (Nord Dakota): presidi della nazione Sioux, di attivisti e ambientalisti contro il Dakota Access Pipeline

Roma (NEV), 9 febbraio 2017 – L’oleodotto nel Nord Dakota si farà. Il genio militare statunitense, chiamato in causa per valutare l’impatto che un progetto simile avrebbe avuto sull’ambiente, hanno deciso di seguire l’ordine esecutivo del presidente USA Donald Trump, dando il permesso alle società coinvolte di realizzare il Dakota Access Pipeline (DAPL) nella riserva indiana di “Standing Rock”, senza tuttavia aver consultato le popolazioni coinvolte. Da 10 mesi, vicino al fiume Missouri, esponenti della nazione dei Sioux, insieme ad attivisti, ambientalisti e numerosi leader religiosi, sono mobilitati a difesa delle aree considerate sacre dai nativi americani.

La riserva di Standing Rock, contrariamente a quanto aveva deciso l’ex presidente Barack Obama, sarà dunque attraversata dall’oleodotto della texana Energy Transfer, il cui percorso passerà sotto il fiume Missouri, mettendo a rischio le riserve di acqua potabile della zona e profanando il terreno sacro di Sundance Ground. Il progetto era stato bocciato sia dall’amministrazione Obama, sia dallo stesso genio militare americano che solo tre mesi fa aveva negato le autorizzazioni necessarie per il proseguimento dell’opera.

Tra i più assidui sostenitori della battaglia di Standing Rock in questi mesi c’è stata la Chiesa episcopaliana (braccio statunitense della Comunione anglicana). Ieri, in una presa di posizione a favore dei diritti della nazione Sioux di Standing Rock, il Consiglio esecutivo della chiesa ha aderito alla Marcia dei nativi americani su Washington D.C. prevista per il prossimo 10 marzo.

Immediata anche la reazione della Chiesa evangelica luterana in America (ELCA) che con una preghiera su Twitter ha espresso sostegno e vicinanza alle popolazioni di #StandingRock: “Pensando alla recente decisione del genio militare degli USA, le nostre preghiere sono con la tribù sioux di Standing Rock, con i pacifici protettori delle acque, con le forze dell’ordine del Nord Dakota e con tutti coloro che sono toccati dal percorso dell’oleodotto in Nord Dakota. Che lo spirito santo di Dio possa continuare a sostenerci e che la pace di Cristo possa essere conosciuta nel Nord Dakota e in tutto il mondo”.