Roma (NEV), 12 febbraio 2017 – Lunedì 13 febbraio, alle ore 21, presso la Moschea Taiba di via Chivasso a Torino si terrà un incontro preparatorio che dovrebbe portare alla nascita di una “Casa delle Religioni”: uno spazio urbano “multifede” dove gli appartenenti alle diverse minoranze religiose della città possano sperimentare il dialogo e costruire valori condivisi. L’idea di uno spazio simile risale alla scorsa amministrazione comunale, che nel dicembre del 2015 aveva indetto un bando per la gestione dell’ex-Incet, un vecchio capannone industriale appena riqualificato in zona “Barriera di Milano”. Stando ai requisiti del bando, il progetto doveva includere uno spazio rivolto a “confessioni religiose minoritarie”, un’esigenza cui ha risposto un gruppo di associazioni facenti capo a “Benvenuti in Italia”, una fondazione che si occupa di tematiche interreligiose e multiculturali. Vinto l’appalto, “Benvenuti in Italia” ha cominciato a prendere contatto con tutte le realtà religiose torinesi, convocando una serie di incontri per spiegare le intenzioni del progetto e capire chi poteva essere interessato a farne parte.
Tra le minoranze cittadine che stanno seguendo con interesse l’avanzamento dei lavori figura la chiesa valdese di Torino, che lunedì sarà presente nella persona di Silvia Facchinetti, insegnante ed animatrice giovanile. “Non è il primo incontro cui partecipo – ha dichiarato ad Ageniza NEV Facchinetti – il primo fu lo scorso settembre, durante ‘Torino spiritualità’. Partendo dall’esempio di altre virtuose esperienze europee, l’idea che sinora è emersa ruota attorno a due poli: offrire a chi è privo di luoghi di culto un’alternativa per poter praticare la propria religione – un’esigenza avvertita soprattutto dai musulmani e dai membri della comunità ortodossa rumena – e al contempo dare vita a uno spazio di scambio anche a livello di tematiche culturali e sociali; la scorsa volta si è addirittura proposta la creazione di un ‘osservatorio sui radicalismi religiosi’, il che mi è sembrato estremamente interessante”.
L’organo di coordinamento provvisorio che in questa prima fase rappresenta le comunità partecipanti è composta da Mariachiara Giorda, docente di Storia delle religioni presso l’Università di Torino e presidente del comitato scientifico della Fondazione “Benvenuti in Italia”, dall’ex sindaco di Torino Valentino Castellani in rappresentanza del Comitato Interfedi, da Padre Roshu della Chiesa ortodossa romena, da Elena Viviani dell’Unione buddista italiana e da Brahim Bahia dell’Associazione islamica delle Alpi.