Pakistan. Olav Tveit inorridito per la strage contro i sufi

Tempio dedicato al maestro sufi Lal Shahbaz Qalandar in Pakistan

Roma (NEV), 17 febbraio 2017 – Si è detto “triste e inorridito”, il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Olav Fykse Tveit, per il vile attacco terroristico sferzato ieri sera in Pakistan contro la comunità sufi, che ha causato almeno 75 morti e numerosi feriti.

L’attacco suicida è stato rivendicato dal sedicente Stato islamico: la detonazione ha colpito i seguaci della corrente mistica dell’islam, mentre con balli e canti si lasciavano andare al rituale del dhamaal presso il luogo di culto dedicato al maestro sufi Lal Shahbaz Qalandar nel sud della Provincia di Sindh.

“Sono inorridito perché si tratta di un attacco deliberato contro un santuario religioso, considerato sacro da numerosi fedeli musulmani, avvenuto mentre onoravano la memoria di una figura che ha fatto della volontà di rapportarsi positivamente a chi fosse diverso da lui per fede, lingua o etnia, la sua cifra”, sono le parole di Tveit, diffuse oggi con un comunicato dal CEC. E aggiunge: “Offriamo le nostre preghiere, e ribadiamo la nostra determinazione nel lavorare affinché nel nostro mondo la violenza non sia più usata da nessuna religione per giustificarsi”.