Il numero di marzo della rivista Confronti

In sommario, islam, politica, Brexit, immigrazione, pedofilia del clero, Trump, Europa

Roma (NEV), 05 marzo 2017 – Il numero di marzo di Confronti, mensile di religioni, politica e società, si apre con il consueto invito alla lettura del direttore Claudio Paravati, questo mese dedicato al patto nazionale per l’islam italiano sottoscritto dal Ministero dell’Interno con nove associazioni rappresentative del mondo musulmano nel nostro paese.

Seguono quattro editoriali: “La stagione delle rabbie senza identità” del giornalista e scrittore Roberto Bertoni fornisce una panoramica lucida e impietosa dello stato confusionale nel quale versa la politica italiana: dal PD ai Cinque stelle, senza risparmiare il centro-destra. “Un Regno ancora Unito?” in cui Donato Di Sanzo, mediatore culturale e dottore di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Salerno, affronta il dibattito sulla Brexit e la tenuta della sovranità britannica. “Pedofilia del clero, ‘peccato’ o ‘delitto’?”: chi violenta un minore – scrive David Gabrielli – non “offende” solo la castità (come dice il catechismo) ma compie un vero e proprio “delitto”. Infine, “A Malta si sceglie l’outsourcing delle responsabilità?” di Antonio Ricci del Centro studi e ricerche IDOS sulla strategia scelta nel summit informale dei capi di Stato e di governo dell’Ue di inizio febbraio, ancora una volta orientata ai rimpatri e alla esternalizzazione delle politiche.

In sommario i servizi sull’Europa a sessant’anni dai trattati di Roma, con un’intervista a Gianfranco Pasquino (Adriano Gizzi); sui corridoi umanitari, con un’intervista al pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Daniela Mazzarella); sull’America di Trump (Paolo Naso, Claudio Paravati, Ludovico Basili, Walter Nastasi, Roberto Valenti); sul Medio Oriente (Luigi Sandri, Mostafa El Ayoubi, Mai  Alkaila, Giorgio Gomel).

Chiudono il numero le Notizie e le Rubriche, tra le quali un ricordo di Simonetta Salacone scritto da Giuliano Ligabue.