Una delegazione FCEI sui luoghi del terremoto

Per fare fronte allo spopolamento delle zone terremotate i progetti che la FCEI finanzia mirano a garantire luoghi d'aggregazione sociale

Amatrice dopo il terremoto dell'estate 2016

Roma (NEV), 7 marzo 2017 – Amatrice, Arquata del Tronto, Passo di Treia, Norcia e Muccia sono le località terremotate cui una delegazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha reso visita nei giorni scorsi: per monitorare lo stato d’avanzamento dei progetti finanziati e per valutare l’eventualità di ulteriori interventi di concerto con le autorità locali. La delegazione era composta da Roberto Mellone, tesoriere FCEI, e Giorgio Bleynat, membro del gruppo di lavoro che il Consiglio della Federazione ha creato per gestire e monitorare l’utilizzo dei fondi.

“A Treia il primo intervento è stato realizzato – ha dichiarato Giorgio Bleynat all’Agenzia NEV -. Si tratta di un modulo prefabbricato di circa cento metri quadri, fungerà da mensa per l’adiacente scuola elementare e verrà inaugurato nei prossimi giorni. Ad Arquata eravamo già stati per consegnare alla Pro Loco il nostro pulmino; ci siamo tornati per verificare l’avanzamento dello spazio polivalente di cui abbiamo preso a carico la costruzione. Per questo secondo intervento va ancora decisa la collocazione; è probabile che installeremo la nostra struttura non ad Arquata ma in una sua frazione, in conformità con le esigenze che emergono in questa seconda fase”.

Le criticità riscontrate dalla delegazione FCEI riguardano appunto la convulsa fase di ricostruzione: l’emergenza è stata affrontata, le strutture della protezione civile vengono disinstallate, ma la costruzione delle casette provvisorie è in ritardo in tutti i comuni monitorati. Nel frattempo, stanno scadendo le convenzioni d’ospitalità siglate con gli albergatori della costa, che iniziano a guardare con preoccupazione all’approssimarsi della stagione turistica.

“Da quello che abbiamo visto – ha proseguito Bleynat – un nostro compito potrebbe essere quello di garantire luoghi d’aggregazione anche in questa fase intermedia. Nei quattro-cinque anni che saranno necessari alla ricostruzione bisogna pensare a strutture aggreganti, a luoghi d’incontro che mantengano vive e non spopolino le terre colpite dal sisma. Sia a Norcia che a Muccia stiamo ipotizzando interventi di questo tipo. La situazione più urgente l’abbiamo riscontrata ad Amatrice, dove è rimasto solamente un terzo dei 2700 residenti. Qui il nostro impegno è in fase di definizione, per questo abbiamo incontrato i rappresentanti di diverse associazioni locali; per capire come coordinare gli sforzi”.

La sottoscrizione della Federazione delle chiese evangeliche in italia è stata lanciata lo scorso 24 agosto. Chi volesse fare una donazione trova i dati utili a questo link.