Nuovi sbarchi a Lampedusa, continuano le traversate nel Mediterraneo

L'operatore di Mediterranean Hope Alberto Mallardo era presente al molo: "Ancora una volta davanti a noi giovani e minori"

Una motovedetta della Guardia Costiera rientra al molo Favaloro di Lampedusa. Foto di Alberto Mallardo

Roma (NEV), 21 marzo 2017 – Nelle ultime 24 ore oltre 520 migranti sono sbarcati sull’isola di Lampedusa. Ad attenderli sul molo, anche gli operatori di Mediterranean Hope (MH), il progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), che dal 2014 ha aperto sull’isola un proprio Osservatorio.

Foto di Alberto Mallardo

“Le operazioni di sbarco sono iniziate intorno alle 3 di notte di lunedì 20 marzo e sono continuate durante tutto il giorno, fino alle 23 – ha raccontato all’Agenzia stampa NEV Alberto Mallardo, operatore di MH -. Nonostante le condizioni fossero generalmente buone, i migranti approdati sull’isola erano stremati, molti faticavano a camminare, avevano crampi ed erano infreddoliti. Come d’abitudine abbiamo offerto loro tè caldo, acqua e succhi di frutta, ma anche coperte termiche e un sorriso. Ancora una volta, davanti a noi tanti giovani, uomini e donne, e diversi minori, tra cui un bambino di appena 5 mesi arrivato con entrambi i genitori”.

Complici le buone condizioni del mare, si calcola che dall’alba di domenica e per tutta la giornata di lunedì 3500 persone siano partite dalla Libia nord-occidentale verso le coste italiane. 25 le operazioni di salvataggio coordinate dal Comando generale della Guarda Costiera, coadiuvata dalla missione dell’Unione europea Eunavformed e da imbarcazioni di salvataggio private. Al momento sono 38 le vittime accertate. “Per evitare che migliaia di persone siano costrette a rischiare la propria vita prima nell’inferno libico e poi in mare – ha concluso Mallardo – da Lampedusa noi rinnoviamo la richiesta di vie legali e sicure che consentano alle persone più vulnerabili di raggiungere l’Europa senza doversi affidare ai trafficanti”.

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), insieme alla Comunità di Sant’Egidio e alla Tavola valdese, in un anno ha portato grazie al suo progetto pilota dei #corridoiumanitari 700 profughi, in maggioranza siriani, dal Libano in Italia.