Libertà religiosa, il Presidente del Senato apre i lavori del seminario promosso dalla Fondazione ASTRID

Pietro Grasso: "Per essere all'altezza della sfide poste da una società sempre più plurale, è compito delle istituzioni riflettere sul tema della libertà religiosa, con realismo e lungimiranza". L'intervento al seminario di studi dedicato alla proposta di legge sulla libertà religiosa elaborata dalla Fondazione Astrid

Roma (NEV), 6 aprile 2017 – “Per essere all’altezza della sfide poste da una società sempre più plurale, è compito di tutti e delle istituzioni riflettere sul tema della libertà religiosa, con realismo e lungimiranza. Il pubblico costituisce la cornice entro la quale si sviluppa il fatto religioso, nell’ottica di una promozione della pacifica convivenza civile”. Con queste parole il Presidente del Senato Pietro Grasso ha aperto questa mattina il seminario di studi “Libertà di coscienza e di religione. Ragioni e proposte per un intervento legislativo”, un incontro dedicato alla presentazione al progetto di legge in materia di libertà religiosa elaborato dalla Fondazione ASTRID. Seduti al tavolo della sala Zuccari alcuni dei giuristi che per conto della Fondazione hanno lavorato al testo: Alessandro Ferrari, Roberto Mazzola, Pierangela Floris e Sara Domianello. Uno sforzo durato più di due anni, cui il Presidente Grasso ha reso omaggio nel suo ampio discorso introduttivo.

Nell’introdurre i lavori del seminario, il Presidente Grasso ha ricordato “l’ampia e consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale italiana” – rappresentata in sala dal moderatore del tavolo, il giudice costituzionale Giuliano Amato  – e ha tracciato il quadro normativo di riferimento fornito dalle norme internazionali, elaborate in seno alle Nazioni Unite, al Consiglio d’Europa e all’Unione europea. “L’insieme di questi testi – ha ribadito Grasso – proteggono la libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Si tratta di un complesso inscindibile che la Corte europea dei diritti dell’uomo considera una delle basi della società democratica, affermando in una sentenza del 1993 che ‘la libertà nella sua dimensione religiosa figura tra i principali elementi dell’identità dei credenti nella loro concezione della vita’”.

In chiusura d’intervento il Presidente del Senato ha ricordato alcune delle ultime intese siglate tra confessioni e Stato italiano – “Ortodossi, buddisti e induisti sono espressioni della nuova realtà multiculturale che caratterizza l’Italia e l’Europa” – e ha citato con soddisfazione il recente “patto” siglato dal ministro dell’Interno Marco Minniti con le principali organizzazioni e associazioni dei musulmani: “una novità che rafforza un dialogo necessario, e che mi auguro possa presto condurre ad un’intesa. Proprio a partire dalle diverse intese – ha proseguito il Presidente – credo si possa ricavare un complesso articolato di previsioni ampiamente condivise da utilizzare per una rapida e necessaria superamento della legge del 1929, allo scopo di garantire appieno i principi costituzionali in materia di libertà religiosa e di affrontare in modo pragmatico e realistico un tema complesso e tuttavia decisivo per lo sviluppo della società italiana ed europea”.

Concludendo, fermo restando che il progetto di ASTRID si rivolge esplicitamente alla prossima legislatura, il Presidente del Senato si è dichiarato “favorevole a qualsiasi contributo che arrivi dalle camere su questo tema cruciale”.