Un accordo per accogliere

Firmato questo pomeriggio un accordo tra la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e la Federazione nazionale lavoratori agroindustria (FLAI-CGIL). L'obbiettivo? Condividere l'accoglienza di una famiglia siriana in arrivo in Italia via corridoi umanitari

Da sinistra: Luca Negro e Ivana Galli

Roma (NEV), 11 aprile 2017 – E’ stato firmato questo pomeriggio, presso la sede della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), un insolito accordo tra FCEI e Federazione nazionale lavoratori agroindustria (FLAI-CGIL): un documento che impegna la sigla sindacale a farsi carico delle spese legate all’accoglienza di una delle famiglie di profughi siriani che giungerà in Italia con i prossimi corridoi umanitari dal Libano.

Ivana Galli e Luca Maria Negro firmano l’accordo

Ad apporre le firme su questo “patto d’accoglienza” il presidente FCEI Luca Maria Negro e la segretaria generale FLAI-CGIL Ivana Galli. “Il documento che firmiamo oggi, tra una Federazione di chiese e una sigla sindacale, è un accordo che può sembrare insolito, ma che dimostra quanto la solidarietà sia contagiosa – ha dichiarato ai giornalisti presenti il pastore Luca Negro -. Siamo felici di constatare come attorno ai corridoi umanitari, nati dall’iniziativa ecumenica di diverse chiese cristiane, nascano altre forme di impegno aperto e condiviso. Penso ad esempio ai comuni calabresi di Riace e Gioiosa Ionica, che per far fronte allo spopolamento delle loro terre agricole hanno scommesso sull’integrazione di nuove forze, organizzando insieme a noi evangelici l’accoglienza dell’ultimo gruppo di siriani giunti in Italia via corridoi umanitari; e penso a questo nuovo accordo con la Federazione nazionale lavoratori agroindustria, cui va tutta la nostra gratitudine per quest’atto di fiducia reciproca”.

Anche da parte sindacale è stata grande la soddisfazione: “Assumiamo questo impegno come doveroso – ha dichiarato nel corso del suo intervento Ivana Galli -; come società abbiamo la pessima abitudine di dimenticare, ma l’unica soluzione che abbiamo è interrogarci su come mettere in campo azioni concrete e responsabili. Come CGIL e come FLAI – ha ricordato la segretaria generale – lavoriamo da più di dieci anni nel campo dell’accoglienza, cercando di coniugarla sempre con il lavoro. Conosciamo le storie dei migranti che giungono nel nostro paese perché conosciamo il settore dell’agricoltura dove spesso trovano impiego. Il nostro sindacato vive con i soldi che tutti i mesi i lavoratori si fanno trattenere sulla busta paga, dunque possiamo dire che questa iniziativa è un gesto di solidarietà che i lavoratori di oggi fanno nei confronti dei lavoratori di domani”.

I #corridoiumanitari sono un progetto pilota portato avanti dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio, nell’ambito di un protocollo concordato con i Ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri. L’obiettivo è di portare e accogliere in Italia 1000 profughi particolarmente vulnerabili nell’arco di 2 anni. Nel corso del primo anno sono giunte legalmente e in sicurezza quasi 700 persone.