Roma (NEV), 24 aprile 2017 – Una visita, molte ricorrenze. Può riassumersi così la tre giorni svizzera di Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli. Giunto il 22 aprile scorso a Chambésy (Svizzera), sul lago di Ginevra, il patriarca ortodosso ha festeggiato tre avvenimenti: il venticinquesimo anniversario della sua elezione a patriarca di Costantinopoli (1991); il cinquantesimo anniversario della fondazione del Centro ortodosso del patriarcato ecumenico (1966) di Chambésy; e i vent’anni dell’Istituto di studi superiori in teologia ortodossa nato all’ombra del medesimo Centro (1997). Tre celebrazioni cui ha preso attivamente parte il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), nella persona del suo segretario generale, il pastore Olav Fyske Tveit.
Nella giornata di oggi, che chiuderà la visita ecumenica, Bartolomeo I pronuncerà due interventi. Uno questa mattina, nell’aula “Visser ’t Hooft” del Centro ecumenico di Ginevra, quartier generale del CEC, in occasione dell’inaugurazione di una mostra fotografica a lui dedicata dal fotografo N. Manginas – a ricevere il patriarca di Costantinopoli il pastore Tveit – ; e uno questa sera, presso l’Università di Friburgo, dove il patriarca si recherà per rendere omaggio all’Istituto di studi superiori del Centro ortodosso. Al centro della riflessione dell’arcivescovo saranno lo stato della chiesa ortodossa e del movimento ecumenico, e due priorità del presente: la protezione dell’ambiente e dei bambini.
Domani, 25 aprile, Bartolomeo I lascerà la Svizzera per la Francia, dove renderà visita alla comunità di Taizé. Due giorno dopo si imbarcherà per l’Egitto: ad attenderlo al Cairo, per uno storico incontro interreligioso convocato dal Gran Muftì Ahmad al-Tayyib, papa Francesco e il papa dei copti ortodossi d’Egitto Tawadros.
Prima del “grande scisma” del 1054, il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli costituiva una delle cinque sedi della cristianità (Roma, Gerusalemme, Antiochia, Alessandria e Costantinopoli). Il Patriarcato di Costantinopoli è tra i membri fondatori del CEC.
Il Centro Ortodosso di Chambésy è stato fondato a nel giugno del 1966 con scopi ecumenici: informare, da un lato, il cristianesimo occidentale sulla tradizione e la teologia ortodosse; studiare, dall’altro, la teologia e la vita spirituale di altre chiese e confessioni cristiane, aiutando di conseguenza tanto la comunicazione tra le chiese ortodosse locali quanto i rapporti tra ortodossia e altre confessioni, in uno spirito di unità inter-cristiana.