Programmi religiosi in TV. A Parigi premiati olandesi, francesi, finlandesi e svizzeri

Il Festival europeo di programmi televisivi a tema religioso ha visto in competizione una trentina di documentari, fiction, mini-serie e film provenienti da 15 paesi

I vincitori della 19esima edizione del Festival WACC-SIGNIS di programmi religiosi in TV (foto: Jean-Luc Gadreau)

Roma (NEV), 19 giungo 2017 – Il documentario olandese “L’isola dei monaci” (2015) di Anne Christine Girardot e John Gruter vince il Premio della giuria della 19esima edizione del Festival europeo dei programmi televisivi religiosi svoltosi a Parigi. Promosso ogni tre anni dalle due organizzazioni protestante e cattolica per la comunicazione, rispettivamente WACC e SIGNIS, si è tenuto dal 14 al 17 giugno e ha visto la partecipazione di una settantina di produttori, registi e autori televisivi provenienti da una quindicina di paesi – dalla Finlandia all’Italia, dall’Irlanda alla Germania, dal Portogallo alla Svizzera passando per la Francia.

Il film, che si è aggiudicato il premio della giuria internazionale composta da esperti cattolici e protestanti, racconta la storia di sette trappisti del monastero di Sion in Olanda – originariamente pensato per 120 monaci -, che si vedono trasferiti nell’isola di Schiermonnikoog dove dovranno iniziare una nuova vita, in scala notevolmente ridotta.

Una menzione speciale è andata a “Un’altra via” (2014) di Chloé Henry-Biabaud e Isabelle Vayron De La Moureyre, produzione francese della trasmissione “Présence protestante” (France 2) che parla di giustizia riparativa negli USA attraverso la corrispondenza epistolare tra una donna-vittima, cui sono stati uccisi figlia e nipotino, e il loro carnefice, condannato a vita. Il premio per l’innovazione è andato al corto finlandese “Droplet” (2014) di Ilona Ikonen, un format televisivo di 4 minuti che “in pillole” presenta persone che si raccontano a partire da un versetto biblico. Il Premio del pubblico invece è andato alla già pluri-premiata web-serie umoristica “Mia moglie è pastora” di Victor Costa.

Intervento di François Clavairoly all’inaugurazione del Festival europeo televisivo a tematica religiosa

Il Festival si era aperto il 14 giugno con un ricevimento presso la sede nazionale di France Télévisions, dove sia nell’intervento della direttrice esecutiva Laure Benoit, che in quello del pastore François Clavairoly, presidente della Federazione protestante di Francia (FPF), è stata sottolineata l’importanza dei contenitori televisivi religiosi nelle nostre società sempre più secolarizzate. A prescindere dalla comunità di fede a cui viene dato spazio sull’etere, si tratta di contenitori “di senso”, che in quanto tali hanno una responsabilità relativamente alla formazione e alla capacità di giudizio di ogni cittadino, è l’opinione del pastore Clavairoly.