Roma (NEV), 20 giugno 2017 – “L’attentato contro una moschea di Londra è un fatto gravissimo che, al di là del doveroso accertamento dei fatti, mostra tutta la sua radice islamofobica”. Lo dichiara Paolo Naso che, oltre a coordinare la Commissione Studi-Dialogo-Integrazione (COSDI) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), presiede il Consiglio per l’Islam italiano istituito presso il Ministero dell’Interno. “Già colpiti dai terroristi che agiscono nel nome dell’ISIS, i musulmani che vivono e pregano nel rispetto delle leggi e di chi vive attorno a loro, pagano un ulteriore prezzo alla violenza della discriminazione e del razzismo. Quanto all’Italia, anche se non ha registrato attentati paragonabili a quello londinese, è anch’essa esposta a spinte xenofobe e islamofobiche che devono essere contrastate con la forza della legge, dell’informazione e del dialogo interreligioso e istituzionale”.
È questa la strada intrapresa dal Consiglio per l’Islam italiano che tra l’altro ha facilitato la sottoscrizione, il 1° febbraio di quest’anno, del Patto nazionale per l’Islam italiano. “È un testo bilaterale – spiega ancora Naso – che impegna le principali associazioni islamiche da una parte e il Ministero dell’interno dall’altra in un percorso comune a sostegno di politiche di integrazione, dialogo e riconoscimento dell’islam nel quadro delle leggi italiane e ovviamente dell’articolo 8 della Costituzione che indica la possibilità di ‘intese’ con le confessioni diverse dalla cattolica. Il radicalismo e l’islamofobia si combattono anche con gli strumenti del dialogo e del confronto pubblico con le comunità islamiche. In questo quadro anche le chiese evangeliche – conclude – stanno svolgendo un’azione importante a sostegno del dialogo cristiano-islamico”.