Tortura. In tutto il mondo veglie di preghiera

L’invito ad aderire dell’Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura-ACAT Italia: in occasione della Giornata mondiale per le vittime di tortura che ricorre oggi, questa notte saranno migliaia i cristiani ad unirsi in preghiera a sostegno delle vittime di tortura. Oggi alla Camera dei Deputati la discussione delle legge sul reato di tortura

Roma (NEV), 26 giugno 2017 – Notti di preghiera, veglie di luce, celebrazioni ecumeniche, concerti, cortei e fiaccolate: sono migliaia i cristiani in tutto il mondo che oggi si uniscono in una veglia di preghiera notturna a sostegno delle vittime della tortura. Anche ACAT Italia (Azione dei cristiani per l’abolizione della tortura), insieme alla Federazione internazionale FIACAT, invita ad aderire oggi, in occasione della Giornata mondiale per le vittime della tortura, alla “Notte delle veglie”. Tema proposto quest’anno è: “La speranza … nonostante tutto?”. “Incontrarsi tra amici per pregare assieme per la causa dei torturati, rinforzare la nostra azione con la preghiera, questo è il significato di questa notte particolare”, spiegano gli organizzatori.

In particolare ACAT Italia propone di pregare per una serie di persone, tra le quali figura anche padre Paolo Dall’Oglio, scomparso in Siria dal 2013 (per l’elenco completo e per materiali e spunti di letture bibliche clicca qui).

Proprio oggi alla Camera dei Deputati inizia la discussione sulla proposta di legge che prevede l’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento italiano. Un intervento atteso da quasi trent’anni, tant’è che la Convenzione ONU fu ratificata dall’Italia l’11 febbraio 1989. Il testo licenziato dal Senato tuttavia, ha lasciato diverse perplessità: Massimo Corti, presidente di ACAT Italia, aveva già fatto notare come esso si discosti troppo dall’art. 1 della “Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti”.

ACAT Italia è un’associazione cristiana ecumenica che agisce contro la tortura e la pena di morte, impegnandosi al fianco di tutti coloro che hanno gli stessi obiettivi e promuovono i diritti umani in generale. Alla base dell’azione di ACAT c’è l’art. 5 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948: “Nessuno sarà sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti”, altro pilastro dell’azione è il convincimento cristiano della dignità di ogni uomo “…creato a somiglianza di Dio”.