Torre Pellice (NEV), 23 agosto 2017 – “Le chiese hanno la possibilità di fare una grande differenza per la vita e il benessere dei bambini”. È questa la convinzione di Frederique Seidel, consulente speciale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) per i diritti dei bambini.
È dall’Assemblea generale di Busan (Corea del Sud) del 2013 che l’organismo ecumenico mondiale ha inserito tra le proprie priorità la difesa e promozione dei diritti di bambini e bambine, siglando nel 2015 un accordo di partenariato con l’UNICEF. Il primo risultato di questo nuovo impegno è la recente pubblicazione del manuale “L’impegno delle chiese per i bambini”, e un sondaggio online, ancora in corso, per conoscere la realtà delle chiese membro riguardo alla difesa dell’infanzia.
“E’ necessario che le chiese dedichino una speciale attenzione al benessere di bambini e bambine perché ciò che si fa per loro ha ricadute positive per l’intera società – ha ricordato Seidel -. In piú, in molte nazioni sono proprio i pastori e le comunità cristiane a conoscere in dettaglio la realtà quotidiana dei più piccoli e dei loro bisogni”.
Il primo ambito di azione che il CEC chiede alle chiese di affrontare è quello della protezione dei bambini. “Prima di tutto dobbiamo essere sicuri che le comunità cristiane siano luoghi sicuri per bambini e bambine. La prevenzione di abusi su minori delle chiese è la precondizione per qualsiasi altro progetto”, ha dichiarato Seidel.
Un tema, quest’ultimo, che in Italia riecheggia anche a Torre Pellice (TO), nell’aula dov’è in corso il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (20-25 agosto). Per la prima volta, infatti, verranno presentate delle linee guida per la tutela dei minori e la prevenzione di abusi nelle chiese. Tra le chiese protestanti italiane l’unica ad essersi dotata di un simile strumento è l’Unione delle chiese cristiane avventiste (UICCA).
