#SantiagoMaldonado. Il “nunca mas” dei valdesi e luterani in Argentina

Chiedono verità e giustizia per l'attivista ventottenne scomparso lo scorso 1° agosto

Roma (NEV), 5 settembre 2017 – All’onda di indignazione che pervade l’Argentina per la scomparsa dell’attivista Santiago Maldonado, si sono aggiunte le voci delle chiese evangeliche del paese sudamericano, tra cui quella valdese e luterana. Anche loro, insieme alla società civile, le università, le fabbriche e i sindacati, si sono viste costrette a chiedere ancora una volta: “nunca mas”.

Il caso che da diverse settimane sta scuotendo il paese ha risvegliato i fantasmi delle sparizioni forzate tra gli anni ’70 e ’80: furono 30mila i desaparecidos di una delle più feroci dittature del continente latinoamericano. Lo scorso 1° agosto Maldonado, 28 anni, è sparito dalla circolazione durante una protesta a fianco degli indigeni Mapouche, dov’erano intervenute le forze di polizia. Per settimane il governo di Mauricio Macrì ha minimizzato l’accaduto, facendo finta di nulla.

Non teme di parlare di vero e proprio “atto di repressione”, la “moderadora” della “Iglesia Evangélica Valdense del Río de la Plata”, Carola Tron: con un comunicato ha chiesto giustizia e verità per Santiago Maldonado: “Alziamo la nostra voce e lottiamo insieme a coloro che soffrono per l’ingiustizia inflitta, ponendo le nostre vite sul cammino di Gesù Cristo e cercando la verità, sempre”.

Sulla stessa linea anche la Chiesa evangelica luterana unita di Argentina e Uruguay che, puntando il dito contro i rappresentati del governo, con un comunicato a firma del suo presidente, pastore Gustavo Gómez Pascua, ha chiesto il rispetto dello Stato di diritto: “Va superata la matrice violenta e di negazione dell’altro che attraversa questa società. E va fatto senza ricorrere a riconciliazioni forzate, e senza nascondere il dissenso o i conflitti propri di una democrazia plurale”.

Le due chiese hanno aderito all’appello dell’ONG argentina del Movimento ecumenico per i diritti umani, che lo scorso 1° settembre, insieme alle madri della Plaza De Mayo, chiamava a scendere in piazza per chiedere “¿Dónde está Santiago?”.