Galassia Luther. A Roma filosofia, jazz e teatro per i 500 anni della Riforma

Il 19 ottobre il Goethe-Institut della capitale, in collaborazione con il Conservatorio di Santa Cecilia, propone una serata per esplorare da diversi punti di vista la rivoluzione iniziata dal monaco tedesco Martin Lutero

Roma (NEV), 10 ottobre 2017 – Il futuro dell’Europa nelle parole del filosofo Giacomo Marramao, le “Lettere luterane” di Pier Paolo Pasolini musicate per l’occasione da Paolo Damiani, una pièce teatrale che indaga le tante anime di Lutero: sono questi gli ingredienti di “Galassia Luther”, la serata che il prossimo 19 ottobre, il Goethe-Institut dedica al monaco tedesco che diede il via alla Riforma protestante.

“Quando Lutero affisse le sue 95 tesi sulla porta della Chiesa del Castello di Wittenberg non nacque solo un’idea rivoluzionaria di chiesa, ma anche di società, di vita, di presente. A questa rivoluzione il Goethe-Institut ha dedicato il progetto ‘Riformare. Il presente…’ interrogandosi su ciò che dovrebbe essere riformato oggi”, ha spiegato Gabriele Kreuter-Lenz, direttrice del Goethe-Institut in Italia.

IchbinLuther; foto Goethe-Institut Italia

La serata “Galassia Luther” – che si terrà dalle 18 alle 22 presso la sala accademica del Conservatorio di Santa Cecilia, via dei Greci 18 – prenderà il via con la lectio magistralis del professor Marramao (Università Roma Tre) su “L’eredità della Riforma e il destino dell’Europa”.

Seguirà alle 20, “Silenzi luterani”, composizione jazz di Paolo Damiani su testi di Pier Paolo Pasolini e Martin Lutero. L’opera, da un lato, riconosce il ruolo di innovatore che Lutero ebbe nell’ambito musicale, introducendo il canto corale che coinvolgeva tutti i fedeli, dall’altro richiama le “Lettere luterane” di Pasolini nelle quali egli stigmatizzò profeticamente la mutazione antropologica di un’Italia devastata da conformismo e corruzione.

La serata si chiude alle 21 con lo spettacolo teatrale “Non un’opera buona”, opera originale prodotta dalla compagnia “Il servo muto”. Partendo da una citazione di Lutero – “In questa vita non saremo mai così puri da compiere un’opera buona senza compiervi insieme anche un peccato” – la rappresentazione intende esplorare la personalità di Lutero, uomo a metà tra il medioevo e l’età moderna.

Copertina del “Lutero” di Osborne

Come si legge nella presentazione: “Partendo da fonti dell’epoca, documentali e iconografiche, da saggi e testi teatrali – come il “Lutero” di John Osborne – la drammaturgia originale prova a gettare luce su tutti quegli aspetti controversi di un uomo che, pur in un rapporto ambiguo con il peccato, si oppose strenuamente ad un Papato che aveva reso la Chiesa terreno fertile per il mercato di indulgenze e che affrontava in quegli anni la sua ora più buia”.

Il giorno dopo, venerdì 20 ottobre, sempre il Goethe-Insitut propone #BeLutero, una maratona dei migliori video del corso di filmaker promosso nell’ambito del progetto “Riformare. Il presente …”. Alle 19.30 presso la sala conferenze del Goethe-Institut, via Savoia 15.