Condanna del Consiglio ecumenico delle chiese per l’attacco alla moschea in Egitto

Foto: ©Albin Hillert/WCC

Roma (NEV), 27 novembre 2017 – Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olav Fykse Tveit, ha condannato l’attacco dello scorso 24 novembre nel quale hanno perso la vita oltre 300 persone fra cui molti bambini. L’attentato è avvenuto nella moschea sufi di Rawdah in Egitto, nella regione settentrionale del Sinai, dove uomini armati hanno provocato delle esplosioni e aperto il fuoco contro i fedeli riuniti per la preghiera del venerdì.

“Dobbiamo condannare questo attacco ai nostri fratelli e sorelle musulmani come un devastante affronto verso la vita umana” ha dichiarato Tveit, che ha anche indirizzato una lettera di condoglianze al grande imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyeb. “Questi attacchi brutali perpetrati contro persone di ogni fede, contro le moschee e le chiese, mostrano che la violenza non può essere collegata a nessuna religione, anzi, contrasta il messaggio di amore e tolleranza di tutte le religioni. Crediamo che il male non possa prevalere sulla luce e sulla bontà di Dio – ha scritto Tveit –. Facciamo appello al presidente della Repubblica egiziana Abd al-Fattah al-Sisi, ai leader religiosi e ai governi della regione affinché siano garantite la sicurezza e la giustizia. Combattere il terrorismo e l’estremismo in Medio Oriente è una responsabilità condivisa. Continueremo a collaborare nel lavoro comune per la pace e la giustizia nel mondo”.