Roma (NEV), 9 gennaio 2018 – Con un culto tenutosi domenica scorsa, 7 gennaio, nella chiesa metodista Chongwenmen a Pechino (Cina), il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore luterano Olav Fykse Tveit, ha dato il via all’anno delle celebrazioni per il settantesimo dell’organismo ecumenico mondiale. Fondato ad Amsterdam il 22 agosto del 1948, oggi il CEC è formato da 348 chiese membro in 110 paesi: raccoglie chiese anglicane, evangeliche, ortodosse e veterocattoliche di tutto il mondo in rappresentanza di circa 500 milioni di cristiani. Si definisce come una “comunione di chiese”, con lo scopo di promuovere il dialogo e la riconciliazione fra le diverse tradizioni cristiane. Nel corso della sua predicazione su “Gesù Cristo è la gioia del mondo”, Tveit ha sottolineato come “oggi nel mondo avvertiamo la necessità di unirci per una gioia sostenibile; una gioia capace di infrangere barriere e confini”.
In Beijing on 7 January, WCC general secretary Rev. Dr Olav Fykse Tveit preached in Chongwenmen Church, on the theme “Jesus Christ, the Joy of the World.” Dr Tveit brought a greeting from the living fellowship with 348 member churches. https://t.co/ubqbXJcJIX #WCC70 #Fellowship pic.twitter.com/6COGrlDeN9
— World Council of Churches (WCC) (@Oikoumene) January 7, 2018
Accompagnato da una delegazione del CEC, la visita in Cina del pastore Tveit – definita dallo stesso CEC come “storica” – si protrarrà ancora fino al 16 gennaio. Incontri sono previsti con Sang Chang, presidente della regione Asia per il CEC, nonché con il responsabile per il dialogo interreligioso della regione Asia del CEC, pastore Peniel Rajkumar. La delegazione andrà anche a Shanghai per incontrare il Consiglio cinese delle chiese, nonché il Comitato nazionale del Three-Self Patriotic Movement che raccoglie la maggior parte delle chiese protestanti cinesi. La delegazione si recherà anche a Xi’an, capoluogo dello Shaanxi in Cina centrale, per visitare la locale Scuola biblica e la chiesa Jing Xin. Sempre a Shanghai una visita è programmata al Seminario teologico della Cina orientale, mentre a Pechino sono previsti incontri con leader religiosi cinesi e con l’amministrazione di stato per le questioni religiose.
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