Luterani. A Betlemme una serata per i 42 anni di servizio del vescovo Munib Younan

Oltre 500 ospiti onorano il vescovo luterano palestinese che lascia la guida della Chiesa evangelica luterana di Giordania e Terra Santa per andare in emeritazione

L'abbraccio tra Martin Junge e Munib Younan (a destra) - foto di Ben Grey/ELCJHL

Roma (NEV), 11 gennaio 2018 – “Grazie, vescovo Younan, per essere stato uno strumento di Dio in mezzo a noi”. E’ uno dei tanti pensieri di riconoscenza e ringraziamento espressi dai partecipanti all’incontro per i 42 anni di servizio del vescovo Munib Younan nella Chiesa evangelica luterana di Giordania e Terra Santa (ELCJHL).

Oltre cinquecento ospiti si sono riunti a Betlemme, la sera del 10 gennaio, per rendere onore a Younan che domani, 12 gennaio, darà le consegne a Sani Ibrahim Charlie Azar, suo successore e nuovo vescovo della ELCJHL.

Younan, nato nel 1950 a Gerusalemme da genitori palestinesi, consacrato pastore della ELCJHL nel 1976, ne è diventato vescovo dal 1990. Dal 2010 al 2017 è stato presidente della Federazione luterana mondiale (FLM). E’ stato lui, il 31 ottobre 2016 a Lund (Svezia), a presiedere insieme a papa Francesco la liturgia della commemorazione congiunta che ha dato il via alle celebrazioni del Cinquecentenario della Riforma protestante.

L’impegno internazionale di Younan, iniziato negli anni ‘80 del secolo scorso come delegato giovanile, è stato ricordato dal pastore Martin Junge, segretario generale della FLM. “Negli anni ‘80 la Federazione luterana mondiale ha preso importanti decisioni, dalla condanna dell’apartheid in Sudafrica, all’impegno per la giustizia di genere, a una maggior partecipazione dei giovani negli organismi assembleari delle chiese. Oggi quelle decisioni rappresentano ambiti in cui la FLM si riconosce naturalmente”, ha spiegato Junge.

In risposta ai tanti tributi espressi dagli ospiti alla serata- tra i quali il Patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa – Younan ha affermato: “Come vescovo della ELCJHL vado in emeritazione, ma dal servizio per il vangelo non ci si ritira mai! Continuerò ad essere un servitore del Signore ovunque egli mi chiami”.