Tveit (CEC): inaccettabile l’ingiuria di Trump contro paesi del Sud del mondo

Roma (NEV), 15 gennaio 2018 – “Come norvegese e come segretario generale di una comunione di chiese a livello mondiale, il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), non accetto che il mio paese, o qualsiasi altro paese, venga strumentalizzato con espressioni che vadano a detrimento della dignità di altri popoli o paesi”. In una nota diffusa oggi, il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC, torna sull’increscioso episodio che ha visto il presidente USA Donald Trump usare in riferimento alle migrazioni un termine volgare contro alcuni paesi del sud del mondo, detti “di merda” (shithole), quando invece avrebbe preferito che i migranti arrivassero dalla Norvegia (dichiarazioni raccolte nello Studio ovale l’11 gennaio).

Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese

Con il comunicato diffuso oggi il CEC si aggiunge alle prese di posizione di numerose organizzazioni ecumeniche, congregazioni e governi in tutto il mondo, a sostegno del mutuo rispetto e della ricerca della dignità per tutti. In particolare esprime la sua solidarietà alle chiese degli Stati Uniti, che hanno sottolineato come espressioni razziste siano contrarie ai fondamentali della fede e dell’etica cristiana.