Razzismo. La solidarietà dei battisti italiani al medico Andi Nganso

Il presidente dei battisti italiani in una lettera di solidarietà: “A noi il compito oggi di farci guidare dal ‘sogno’ di Martin Luther King nella lotta non violenta contro il razzismo con la profonda convinzione, rinnovata dalla fede, di essere stati chiamati all’Ascolto della Parola fatta carne”

Roma (NEV), 31 gennaio 2018 – La notizia ha fatto il giro del web. “Non mi faccio visitare da un nero”: il commento di una paziente sessantenne a un giovane medico di origine camerunense è stato rilanciato dai principali quotidiani. In servizio all’ambulatorio di Cantù, così ha risposto da Facebook: “Ti ringrazio. Ho un quarto d’ora per bere un caffè”, raccogliendo subito migliaia di like.

Al dottor Andi Nganso, 30 anni, nato in Camerun e da 12 anni in Italia, è giunta la solidarietà dell’Unione cristiana evangelica battista in Italia (UCEBI), essendo membro della chiesa battista di Varese. La sua stessa comunità con una lettera aperta gli ha assicurato la propria vicinanza.

Esprimendo la “profonda indignazione che simili episodi suscitano in tutti noi”, Giovanni Arcidiacono, presidente dell’UCEBI, al giovane medico ha espresso “l’amore fraterno che ci vincola in Gesù Cristo nel comune sentimento di fraternità e di comunione”. Il suo messaggio di vicinanza così continua: “Il nostro Paese oggi è attraversato da rigurgiti fascisti e xenofobi; certa stampa crea, alimenta e diffonde idee razziste, contrarie allo spirito di uguaglianza sancito letteralmente dall’art. 3 della nostra Costituzione, e, quel ch’è peggio, le forze politiche ideologicamente conservatrici cavalcano le paure artatamente governate per averne in cambio un consenso politico finalizzato al proprio potere. A noi il compito oggi di farci guidare dal ‘sogno’ di M. L. King nella lotta non violenta contro il razzismo con la profonda convinzione, rinnovata dalla fede, di essere stati chiamati all’Ascolto della Parola fatta carne che ci dice: ‘Nel mondo avrete tribolazioni, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo’ (Giovanni 16, 33)”.

Molte in questi giorni le espressioni di vicinanza rivolte al dottor Nganso, che in una intervista a Riforma.it ha dichiarato: “Mi ha fatto molto piacere ricevere tutta questa solidarietà. Come dico sempre, purtroppo la parte della società che si fa più sentire è quella aggressiva e piena d’odio, mentre l’altra parte è un po’ troppo defilata. Piccoli episodi, come quello accaduto a me, mettono in moto tutta la parte civica della società ed è stato molto bello”.

Protestantesimo”, la rubrica televisiva a cura della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in onda su Raidue, dedicherà prossimamente uno spazio al dottor Andi Nganso.