In vigore la legge sul testamento biologico

Dal 31 gennaio 2018 è possibile registrare le proprie dichiarazioni anticipate di trattamento. Le chiese evangeliche ne avevano già raccolte alcune migliaia, a partire dal 2009, prima dell'entrata in vigore dell'attuale normativa

Le Moire in un dipinto di John Strudwick, A Golden Thread ,1885 (olio su tela)

Roma (NEV), 1° febbraio 2018 – In anticipo di 9 anni sulla legge nazionale entrata in vigore ieri, 31 gennaio 2018, le chiese evangeliche avevano iniziato a raccogliere e conservare le dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) anche conosciute come “testamento biologico”.

L’agenzia stampa NEV ne ha parlato con due membri della chiesa valdese di Milano, Sergio Gentile, avvocato e responsabile giuridico dello sportello per la raccolta delle dichiarazioni anticipate di trattamento presso la chiesa di Milano, e Monica Fabbri, già membro della Commissione bioetica della Tavola valdese e del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

“La nostra chiesa ha iniziato a raccogliere i testamenti biologici nel 2009 – ha dichiarato Fabbri -. Ho guidato personalmente, come responsabile del comitato coordinatore per la proposta di legge popolare presso il comune di Milano, l’iter per chiedere di istituire un registro, legge approvata poi nel 2012”.

Fa eco Gentile: “Possiamo ragionevolmente dire che i testamenti da noi raccolti e conservati sono validi, ma dovremo attendere le circolari attuative per capire le modalità di raccolta presso gli sportelli dei singoli comuni. La legge prevede che le nuove dichiarazioni anticipate debbano essere vidimate dal notaio oppure con scrittura privata sottoscritta dal soggetto e consegnata a un ufficiale dello stato civile che attesti l’identità del richiedente. Le chiese evangeliche con migliaia di DAT raccolte, così come l’Associazione Luca Coscioni, hanno contribuito alla costruzione giurisprudenziale che ha garantito l’efficacia delle dichiarazioni di volontà delle persone”.

Le chiese evangeliche hanno iniziato nel 1998 un percorso di riflessione interna su temi bioetici, con la nomina di una commissione e attraverso l’elaborazione di documenti e atti. A partire dal 2009 sono stati aperti degli sportelli per la raccolta dei testamenti biologici in diverse città, fra cui Torino, Milano, Trieste, Venezia, Lucca, Roma, Napoli e Palermo.

Per approfondire, vai al “DOSSIER NEV TESTAMENTO BIOLOGICO” del novembre 2011 curato dall’Agenzia stampa NEV.