Roma (NEV), 19 febbraio 2018 – Proponiamo l’intervento del pastore Luca Maria Negro andato in onda ieri mattina, domenica 18 febbraio, in chiusura della trasmissione radiofonica Culto evangelico di Radio1 RAI. Il pastore Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in italia (FCEI), cura per il Culto evangelico la rubrica ecumenica mensile “In cammino verso l’unità”.
Il cammino ecumenico tra le chiese italiane continua a consolidarsi e ad avanzare a vari livelli: non solo quello prettamente teologico, ma anche quello della testimonianza comune nella società. Mentre si continua a lavorare in vista della creazione di un tavolo permanente di consultazione tra cattolici, protestanti e ortodossi, si moltiplicano gli esempi di “ecumenismo pratico”.
Oltre ai Corridoi umanitari promossi dalla Federazione delle chiese evangeliche, dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio, corridoi che hanno ormai compiuto due anni e che proseguiranno nel biennio 2018-19 portando in Italia – legalmente e con voli di linea – altri mille rifugiati siriani e di altre nazionalità, oggi vorrei segnalare l’iniziativa ecumenica #agendamigrazioni, che sarà presentata il 20 febbraio a Milano presso le ACLI.
Si tratta di un “manifesto” sottoscritto da venti organismi cristiani impegnati a vario titolo nell’ambito delle migrazioni. Diciannove di questi enti sono di area cattolica; il ventesimo è la Federazione delle chiese evangeliche in Italia. Tra le sigle più conosciute citiamo le ACLI, l’Azione cattolica, la Comunità di Sant’Egidio e il Movimento dei Focolari, vari istituti missionari cattolici, Pax Christi e la Fuci (Federazione universitaria cattolica).
L’emergenza migranti mette in luce una profonda crisi dei valori comuni su cui l’Unione europea si dice fondata, e la questione delle migrazioni sembra essere diventata un banco di prova importante delle politiche europee e nazionali. Per questo, nell’imminenza delle elezioni politiche italiane gli enti cristiani attivi nel campo dei migranti chiedono ai candidati dei diversi schieramenti politici di esprimersi su una serie di “Proposte per una nuova agenda sulle migrazioni in Italia”.
Un documento in sette punti, a partire dalla legge sulla cittadinanza: “Da troppi anni – si legge in questo testo ecumenico – il nostro Paese non adegua la sua legislazione sull’acquisizione della cittadinanza al mutato contesto sociale e troppi cittadini di fatto non sono riconosciuti tali dall’ordinamento”.
E poi: proposte per nuove modalità di ingresso in Italia, più flessibili ed efficienti, regolarizzazione degli stranieri che si sono integrati nel nostro paese, abrogazione del reato di clandestinità, ampliamento della rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).
In un’Italia in cui si moltiplicano i casi di razzismo e xenofobia, e in cui molti politici giocano sui numeri e alimentano paure per scopi elettoralistici, è rallegrante che dei credenti sentano il bisogno di unirsi per affermare con determinazione il principio biblico dell’accoglienza dello straniero. È anche così che cresce il cammino verso l’unità.