Corridoi Umanitari. Dal Libano quattro famiglie in volo verso la Francia

Il quartiere di Sabra a Beirut, diventato rifugio di molte famiglie siriane e irachene (foto: Simone Scotta/FCEI-MH)

Roma (NEV), 27 febbraio 2018 – Attese questa sera a Parigi quattro famiglie composte da siriani e iracheni rifugiatisi in Libano. Da luglio dello scorso anno è il quarto corridoio umanitario verso la Francia a beneficio di persone vulnerabili, che arriveranno in tutta sicurezza e legalmente nel paese d’oltralpe grazie al progetto ecumenico dei corridoi umanitari su modello di quello italiano. Una volta a destinazione saranno ospitate e accompagnate nel loro percorso di integrazione.

A salutarle all’aeroporto Charles De Gaulle saranno i rappresentanti della piattaforma ecumenica che con il governo francese ha stipulato un protocollo per l’arrivo di 500 profughi in 18 mesi dal paese dei cedri: l’Entraide Protestante (Federazione di mutuo soccorso protestante), la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione protestante di Francia (FPF), la Conferenza episcopale francese e il Secours catholoique-Caritas Francia.

Tutto pronto per il viaggio di sola andata, come twitta dall’aeroporto di Beirut Maria Quinto di Sant’Egidio, membro dell’equipe ecumenica operativa sul territorio da più di due anni, insieme, tra gli altri, agli operatori della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) Simone Scotta e Luciano Griso, quest’ultimo in qualità di medico.

Proprio questa mattina è giunto a Roma-Fiumicino dall’Etiopia un gruppo di profughi del Corno d’Africa con un’analoga iniziativa, tutta cattolica, che nasce anch’essa sulla scia della buona pratica lanciata da Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio.