#AgendaMigrazioni. I promotori: “al voto senza paura”

Alla vigilia delle elezioni, continuano le adesioni al documento ecumenico lanciato l'8 febbraio da un cartello di organizzazioni cristiane, presentato ai candidati al Parlamento e alla società civile

Roma (NEV), 2 marzo 2018 – “Continuare a sollecitare la politica anche dopo il 4 marzo, affinché il fenomeno migratorio sia affrontato con progettualità, mettendo in campo proposte sensate, fattibili e rispettose dei diritti umani. Alla vigilia dell’apertura delle urne, è questo l’impegno che vogliamo assumere come organizzazioni cristiane promotrici delle sette Proposte per una nuova agenda sulle migrazioni in Italia.”

Questo il messaggio inviato oggi dalla rete di organizzazioni cristiane, protestanti e cattoliche, promotrici dell’Agenda sul tema dell’immigrazione. “Proposta realistica e sostenibile”, come definita da Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – che nell’incontro di presentazione a Milano  del 20 febbraio scorso ha sottolineato “l’esperienza e l’impegno delle chiese evangeliche italiane nel campo dell’accoglienza, della tutela dei diritti dei migranti e, di recente, della realizzazione dei ‘corridoi umanitari’”.

“Presentata in diversi incontri su tutto il territorio nazionale, l’Agenda Migrazioni ha raccolto e continua a raccogliere numerose adesioni, segno che c’è una società civile viva e solidale e che sul tema dell’immigrazione esiste un ampio bisogno di riflessione, azione e cambiamento positivo” si legge in una nota stampa diramata oggi dai firmatari. La FCEI è stata presente sia all’esordio della piattaforma a Roma, l’8 febbraio, sia a Varese con la partecipazione di Stefano Bertuzzi (FCEI) e a Catania con Marta Bernardini (MH).

“Invitiamo chiunque sarà scelto alla guida del Paese ad ascoltare queste voci, che chiedono di mettere al centro una visione di comunità inclusiva e solidale. Voci che spesso, in questa campagna elettorale, sono state purtroppo sopraffatte da chi ha invece preferito usare toni conflittuali e demagogici” conclude il comunicato.