#Aquarius. Tveit (CEC): “La voce delle chiese è chiara: sono esseri umani”

Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese

Roma (NEV), 13 giugno 2018 – A pochi giorni dalla visita di papa Francesco al Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) di Ginevra, il suo segretario generale, pastore Olav Fykse Tveit, in una intervista all’Agenzia SIR, si è espresso sulla vicenda della nave di soccorso “Aquarius” dell’ONG SOS Méditerranée, attualmente scorata da due imbarcazioni della Guardia costiera italiana in direzione Valencia (Spagna).

Relativamente alla decisione del governo italiano di chiudere i porti, ha detto: “Sono esseri umani. E tutti gli esseri umani sono tali a prescindere dal continente da cui arrivano. Penso che la voce delle chiese sia molto chiara e anche molto importante. C’è una voce comune molto forte in Europa da parte di tutte le chiese e anche da parte di papa Francesco. E questa voce dice che quando le persone sono obbligate a lasciare le loro case a causa di guerra, conflitti, persecuzione politica e religiosa e povertà e diventano rifugiati, c’è una responsabilità da parte dell’altra parte dell’umanità affinché sia loro offerto rifugio e un posto in cui stare. Questo è anche ciò che affermano le Convenzioni internazionali che furono stabilite dopo la seconda guerra mondiale in maniera molto chiara. È assolutamente necessario che gli europei, tutti i Paesi – inclusi, per esempio, anche gli ungheresi – possano offrire ai rifugiati questo asilo, questo aiuto, questo rifugio quando ne hanno bisogno”.

Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) è l’organismo più ampio ed inclusivo tra le diverse organizzazioni del movimento ecumenico moderno. Fondato ad Amsterdam (Paesi Bassi) il 22 agosto del 1948, è formato oggi da 348 chiese membro in 110 paesi del mondo e rappresenta circa 500 milioni di cristiani.

Tweet della giornalista spagnola Sara Alonso Esparza a bordo dell’Aquarius