Luterani. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date

Cordelia Vitiello, appena rientrata dal Consiglio della Federazione luterana mondiale (FLM) conclusosi a Ginevra: un’esperienza che ha recepito e perfezionato le priorità strategiche per il futuro, basate sulla Parola e sull’aiuto umanitario

Foto Albin Hillert / FLM

Roma (NEV), 6 luglio 2018 – “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10:8). Questo il tema del Consiglio della Federazione luterana mondiale (FLM), tenutosi a Ginevra dal 27 giugno al 2 luglio 2018. Il Consiglio, composto da 50 delegati, si riunisce annualmente ed è la massima autorità della FLM.

Le priorità strategiche dei luterani per gli anni 2019-2024 sono il supporto alle chiese come testimoni di Cristo nel mondo, la dignità umana, la giustizia e la pace.

L’Agenzia NEV ha rivolto qualche domanda a Cordelia Vitiello, appena rientrata da Ginevra, membro del Consiglio, eletta durante la XII Assemblea generale 2017 della FLM a Windhoek, in Namibia, nonché vice presidente del Concistoro della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI).

Cordelia Vitiello

Nel documento ufficiale si parla di “visione olistica”. Cosa significa?

A partire dalla gratuità di cui parla Matteo nel versetto biblico che ha dato il titolo a questa sessione del consiglio mondiale, abbiamo chiaro il compito di noi cristiani: divulgare la parola e aiutare il prossimo. “Olistico” significa che vogliamo guardare alla persona umana nel suo insieme, come essere vivente, come organismo biologico che deve rimanere al centro; si è parlato di visione olistica anche nella gestione del budget, che deve avere una strategia etica e sostenibile per la chiesa sotto tutti i punti di vista. Dal report del comitato teologico e di testimonianza pubblica, ad esempio, è emerso che il 94% di tutte le risorse FLM vanno al World service per azioni umanitarie.

Sono state recepite e perfezionate le indicazioni di Windhoek e il lavoro di commissioni e dipartimenti nel corso dell’anno e durante la settimana del Consiglio della FLM. Sono molte le iniziative che si sono concretizzate e che continueranno in futuro, fra cui quelle del Dipartimento missione e sviluppo nel mondo,  con l’avvio  di commissioni ecumeniche luterano-ortodossa, luterano-cattolico-mennonita e anglicano-luterana.

Fra i delegati, moltissime pastore e vescove. Il contributo della leadership femminile nelle chiese sta portando a delle trasformazioni?

È molto significativo il lavoro portato avanti dalla commissione Women in church and in society  (WICAS), la rete mondiale luterana delle donne nella chiesa e nella società. Come Consiglio, chiediamo alle chiese di riportare alle comunità locali dei principi generali, per non disperdere questo concetto: che le donne devono essere nei consigli, nelle attività, per una concreta inclusione nelle decisioni. Ad esempio ci siamo imposti come regola che, sia nel consiglio mondiale sia in tutte le strutture e dipartimenti, siano rappresentati uomini al 40%, donne al 40% e giovani al 20%.

Si è parlato molto di rifugiati e di azioni umanitarie. Quali sono le attività operative?

Ho avuto modo di parlare in più occasioni dei corridoi umanitari promossi, fra l’altro, dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). In particolare, essendo stata inserita nella commissione World service, ho potuto portare la testimonianza dei luterani italiani sui progetti con i dublinati, i progetti con l’ospedale di Napoli, l’esperienza del Granello di senape in Sicilia, proprio sostenuto dalla FLM. Ho ricevuto molte parole di solidarietà verso l’Italia, che non va lasciata sola, e la conferma di una continuità dell’impegno delle chiese e della FLM in questo senso.