Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI)

L’idea di una federazione delle diverse componenti dell’evangelismo italiano risale alla fine dell’Ottocento e fu rilanciata nel 1920 dal primo Congresso evangelico italiano. L’avvento del fascismo, però, e la limitazione della libertà religiosa che ne derivò soprattutto per alcune denominazioni evangeliche, impedirono che quel progetto si realizzasse. Fu solo il secondo Congresso evangelico, svoltosi a Roma dal 26 al 30 maggio 1965, a porre le basi concrete per l’avventura federativa.

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) si costituì ufficialmente a Milano il 5 novembre 1967 con l’adesione dell’Unione cristiana evangelica battista, della Chiesa valdese, della Chiesa metodista, della Chiesa luterana, della Comunità ecumenica di Ispra-Varese (poi confluita nella Chiesa luterana). Si sono aggiunte successivamente: l’Esercito della Salvezza, la Comunione di chiese libere, la Chiesa apostolica d’Italia e la comunità di St Andrew’s Churches of Scotland di Roma.

È membro aderente la Chiesa cristiana di Rho (MI).

Partecipano alla FCEI come membri osservatori l’Unione delle chiese cristiane avventiste del 7° Giorno (UICCA) e la Federazione delle chiese pentecostali (FCP).

La FCEI riunisce quasi tutte le denominazioni “storiche” del protestantesimo italiano e alcune chiese dell’area pentecostale-carismatica e vuole essere una struttura aperta, al servizio di tutto l’evangelismo italiano. Complessivamente, le chiese federate abbracciano una popolazione di circa 60.000 persone, che corrisponde circa al 20% dell’intera popolazione evangelica italiana.

Secondo lo Statuto (art. 2), la FCEI ha tra i suoi scopi quello di manifestare l’unità della fede e ricercare una comune linea di testimonianza nel nostro paese, fondata sullo studio della Parola di Dio; vigilare sul rispetto dell’esercizio dei diritti di libertà in tema di religione; curare i contatti con altri organismi a base interdenominazionale ed ecumenica; promuovere l’informazione sulla cultura delle chiese evangeliche e delle minoranze religiose; promuovere l’attività di istruzione ed educazione; svolgere attività di assistenza a favore di persone svantaggiate, con particolare riferimento ai rifugiati e migranti.

La struttura della FCEI assicura l’unità fra cristiani appartenenti a diverse denominazioni evangeliche e al tempo stesso la piena autonomia di decisione delle singole chiese. Nel preambolo dello Statuto le chiese federate riconoscono la “fondamentale convergenza delle loro posizioni ecclesiologiche”, in particolare con riferimento “alla natura missionaria della chiesa; al sacerdozio universale dei credenti; alla molteplicità dei doni e dei ministeri; alla chiesa locale intesa come elemento ecclesiologico primario”.

Gli organi della FCEI sono l’Assemblea, costituita da 25 membri delegati delle chiese membro in proporzione al loro numero di membri effettivi; il Consiglio (con funzioni esecutive, formato da 7 membri); il Presidente (eletto per un massimo di due trienni); il Collegio dei Revisori.

Attuale presidente della FCEI è il pastore Luca Maria Negro.

Ogni tre anni l’Assemblea convoca un’Assise Generale delle Chiese per finalità di confronto e consultazione.

Le chiese membro possono costituire delle Federazioni regionali per coordinare l’evangelizzazione, la testimonianza e il servizio a livello locale. La FCEI mantiene inoltre rapporti di fraterna collaborazione con la Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) e la Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI), le quali hanno diritto di nominare i propri delegati con voce consultiva all’Assemblea.

A livello internazionale la FCEI è membro della CCME e della rete dei consigli nazionali di chiese sostenuta dalla Conferenza delle chiese europee (KEK). Collabora inoltre con il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e con altri organismi ecumenici, tra cui i Consigli nazionali delle chiese di vari paesi europei.

La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) opera attraverso una serie di “servizi” e/o progetti:

–           Servizio stampa, radio e televisione (SSRTV)

–           Servizio istruzione ed educazione (SIE)

–           Mediterranean Hope-Programma rifugiati e migranti (MH-PRM)

Il Consiglio nomina inoltre commissioni e gruppi di lavoro su temi specifici. Segnaliamo:

Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM);

Commissione studi, dialogo, integrazione (COSDI), che comprende e coordina le analisi, le riflessioni e i programmi svolte dalle Commissioni studi, Essere chiesa insieme (ECI) e dialogo interreligioso;

Gruppo di lavoro sulle carceri.

Tutti hanno sede a Roma, dov’è anche l’ufficio di Presidenza.

La FCEI si propone come una struttura aperta, al servizio di tutto l’evangelismo italiano. Uno specifico settore nel quale esprime questa vocazione è quello della tutela della libertà religiosa: allo scopo, sin dal 1985, la FCEI ha promosso la costituzione di una Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (CCERS), nella quale siedono una quindicina di realtà dell’evangelismo italiano, presieduta da Statuto dal presidente della FCEI, affiancato dal 2017 da due presidenti.

(nev – notizie evangeliche, ottobre 2018)