Trieste. Una lettera ecumenica contro odio e razzismo

Le comunità delle diverse fedi presenti nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia interpellano cittadinanza e istituzioni affinché mandino un messaggio chiaro di contrasto all’odio e alle manifestazioni ideologiche contrarie alla dignità umana

Roma (NEV), 18 ottobre 2018 – “Noi, rappresentanti religiosi delle varie Comunità e fedi presenti a Trieste, ci richiamiamo ai principi della Costituzione italiana, ricordando i punti fondamentali della Carta di Trieste del 1998: ‘Rispettare la dignità umana e riconoscere ed accettare diversità etniche, culturali e religiose; combattere ogni forma di discriminazione; appoggiare ogni tentativo inteso a distribuire secondo giustizia le risorse del pianeta; operare per il mantenimento della pace condannando ogni forma di guerra, terrorismo ed ogni altra forma di aggressione e di sopruso’” esordisce così la lettera indirizzata alla cittadinanza e alle istituzioni di Trieste firmata da undici leader religiosi a cui si sono associate anche altre autorità laiche. La lettera cita il preambolo della Carta Europea del 2004 sul “patrimonio spirituale e morale” dell’Unione, che si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, libertà, uguaglianza, solidarietà, democrazia, diritti, libertà, sicurezza e giustizia.

“Preoccupati per l’acuirsi di manifestazioni di razzismo e di intolleranza in tutta Europa e nella nostra città, dal fatto che sembra farsi strada una forma di assuefazione a richiami di ideologie causa, nel recente passato, di odio razziale e di discriminazione del diverso per lingua, etnia, handicap e religione, vogliamo lanciare un appello – continua la lettera –. Trieste, città dalla storia complessa e martoriata, più volte strumentalizzata in passato, è riuscita a costruire tra le sue diverse comunità, un rispetto e un dialogo basato su una ‘voce comune’, che afferma il diritto e la libertà di tutti quale fondamento per una società giusta ed accogliente”.

Nell’esprimere preoccupazioni per le giovani generazioni “avvelenate dal diffondersi di ideologie contrarie al rispetto della dignità umana, all’armonia e all’unità dei popoli, portando nella società orrore e odio” i firmatari si uniscono nel sostenere la pace, l’uguaglianza e la solidarietà ed esortano cittadinanza e istituzioni “a mandare un messaggio chiaro, affinché la nostra città, nel giorno della festa laica e religiosa di Trieste, sia risparmiata da manifestazioni di ideologie che richiamano ad un passato tragico”.

Hanno firmato la lettera Dieter Kampen, pastore delle Comunità evangeliche elvetica metodista e valdese, Aleksander Erniša, pastore della Comunità evangelica luterana di confessione augustana, il ministro di culto della chiesa cristiana avventista del 7° giorno Michele Gaudio, il rabbino della Comunità ebraica di Trieste Eliahu Alexander Meloni, il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi, l’imam di Trieste Nader Akkad, l’archimandrita greco ortodosso Gregorios Miliaris, il protopresbitero serbo ortodosso Raško Radović, il parroco della comunità ortodossa romena di Trieste Constantin Eusebia d. Negrea, la monaca ani Sherab Choden (Malvina Savio) presidente del Centro dharma buddhista tibetano Sakya Kunga Choling e Claudio Caramia del comitato direttivo nazionale Religioni per la pace Italia.