Film Festival di Varsavia. A “Irina” il premio ecumenico

Alla 34^ edizione della rassegna in Polonia, la giuria ecumenica premia la pellicola della regista bulgara Nadejda Koseva

Roma (NEV), 22 ottobre 2018 – “Perché abbiamo premiato ‘Irina’? Questa motivazione: ‘Il film tratta questioni bioetiche controverse, mette in evidenza valori umani fondamentali ed è un esempio di approccio originale dell’artista. Afferma il valore della vita stessa perché il percorso di riscoperta del mondo passa attraverso l’introduzione di un nuova vita in esso. Il personaggio principale, Irina, impara lentamente ad amare e perdonare” scrive il pastore metodista Peter Ciaccio, parte della giuria ecumenica insieme a Domitia Caramazza, sceneggiatrice, regista e autrice e a Adam Regiewicz, professore di lettere in Polonia.

Nadejda Koseva

Irina, film diretto dalla regista bulgara Nadejda Koseva, racconta di una cameriera part-time che vive in una casa poverissima con il marito, il primogenito neonato e la sorella. Il marito resta menomato in seguito a un grave incidente e Irina contemporaneamente perde il lavoro. Per far quadrare i conti, decide di diventare madre surrogata per una ricca coppia di Sofia.

“Irina è una storia di resurrezione dal mondo dei morti, dove la protagonista capisce che solo attraverso il proprio sacrificio gli altri potranno vivere, ma poi scoprirà che anche lei vivrà una vita rinnovata, degna di essere vissuta. Lo spettatore è preso per mano nel percorso di Irina, anche attraverso scene ironiche che abbassano la tensione, senza intaccare il livello altissimo di questo film” commenta Ciaccio.

L’attrice Martina Apostolova (Irina) è stata anche premiata dalla Giuria principale del Festival mentre il film albanese “Delegacioni” del regista Bujar Alimani, vincitore della sezione principale del Festival, ha ricevuto la menzione speciale dalla giuria ecumenica.

La 34^ edizione del Warsaw Film Festival (WFF) ha avuto inizio nella città polacca il 12 ottobre scorso, e si è conclusa con la premiazione sabato 20 ottobre nella multisala cinematografica “Multikino” di Varsavia. Fondato nel 1985, il Festival si svolge ogni anno a ottobre e raccoglie partecipazioni da tutto il mondo. 8 sezioni, 15 anteprime mondiali, 18 internazionali, 5 europee, 39 dell’Europa dell’Est e 28 anteprime polacche.

Foto Peter Ciaccio. Da sinistra, il giurato Adam Regiewicz, l’attore Hristo Ushev, l’attrice Martina Apostolova, la regista Nadejda Koseva e lo stesso Ciaccio al Café Kulturalna, centro nevralgico del “dopofestival”, un’oretta dopo la cerimonia di premiazione.