Chiude il sinodo della Chiesa evangelica in Germania

A Würzburg la 5a sessione del 12° Sinodo dell’Ekd, la Chiesa evangelica in Germania

I rappresentanti dei giovani all’ultimo Sinodo della Chiesa evangelica in Germania (Ekd)

Roma (NEV/Riforma.it), 15 novembre 2018 – Dall’11 al 14 novembre a Würzburg si è svolta la 5a sessione del 12° Sinodo della Chiesa evangelica in Germania (EKD). La vescova luterana di Amburgo Kirsten Fehrs di fronte all’assemblea riunita in plenaria martedì ha affrontato il tema delle violenze sessuali nella Chiesa protestante, uno dei punti centrali di questa 5° sessione del 12° Sinodo della Chiesa evangelica in Germania.

Fehrs ha lanciato un appello urgente alla chiesa affinché affronti la questione con responsabilità, riparando per quanto possibile i danni commessi: “Una chiesa che non si oppone a queste violenze non è più una chiesa” ha affermato. Si parla di 479 casi documentati, ma si tratta di stime incomplete, in quanto non esiste ancora uno studio a livello nazionale. Il Sinodo ha quindi approvato all’unanimità un piano d’azione di 11 punti e un programma di prevenzione degli abusi sessuali; sarà inoltre condotta un’indagine nell’ambito della Diaconia, al quale sono riconducibili i due terzi dei casi documentati finora.

Altro tema chiave che è stato affrontato è la sfida digitale e il ruolo dei giovani nella chiesa. Il Sinodo ha approvato un incremento negli investimenti nell’ambito della digitalizzazione: sono stati presentati due strumenti concreti, un “cercatore di chiese digitale” che possa indirizzare gli utenti verso la chiesa che più si adatta alle esigenze di ognuno, e una piattaforma che ogni comunità possa utilizzare. La sperimentazione di nuove forme di evangelizzazione e di cura pastorale attraverso gli strumenti digitali è un altro dei punti forti del progetto.

Rispetto al ruolo dei giovani nella chiesa è stata approvata unanimemente una risoluzione, “Guardare oltre/avanti: la chiesa evangelica sta cambiando”, in cui l’Ekd si è impegnata ad un maggiore coinvolgimento dei giovani in ruoli di leadership, alla valorizzazione delle loro esperienze, a una maggiore apertura a una “contaminazione” fra musica sacra e musica pop, ricordando l’importanza che la musica ha sempre rivestito nell’espressione della propria fede e nella trasmissione del messaggio evangelico.

Il Sinodo ha infine riconosciuto la varietà di nuovi spazi in cui “essere chiesa”, legata in gran parte proprio all’azione giovanile e alla sperimentazione di nuove formule.