Naso (FCEI): Il decreto sicurezza crea insicurezza

Roma (NEV), 29 novembre 2018 – “In assenza di serie ed efficaci politiche di rimpatrio, il ‘Decreto Salvini’ avrà come sola conseguenza l’aumento di persone in condizione di irregolarità, e quindi di marginalità sociale. Esattamente le premesse per creare più insicurezza, tanto per gli immigrati che per gli italiani”. Questo il commento di Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) dopo l’approvazione definitiva, alla Camera dei deputati, del  cosiddetto decreto sicurezza.

“Ci preoccupano particolarmente le conseguenze immediate di questo provvedimento che rischiano di mettere letteralmente per strada decine di migliaia di richiedenti asilo in una condizione di incertezza e di precarietà” ha proseguito Naso.

La FCEI, che lavora nell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo e che dal 2014 porta avanti con Sant’Egidio e Tavola valdese il progetto dei Corridoi umanitari, insieme alle associazioni che compongono il Tavolo asilo, che si spendono nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione, hanno diramato un comunicato stampa che elenca le criticità in ambito sociale, costituzionale e del diritto internazionale che questa norma introdurrà nel sistema dell’accoglienza.

“Le chiese evangeliche moltiplicheranno i loro sforzi per accogliere in dignità e spirito di servizio queste persone, ma è chiaro che occorre un ripensamento di questa norma. Facciamo quindi appello ai sindaci e ai comuni – ha concluso Naso -, che saranno i primi a subire gli effetti di questo provvedimento, perché chiedano misure appropriate ed efficaci per evitare lacerazioni sociali e una vera e propria crisi umanitaria in uno dei periodi meteorologici più difficili dell’anno”.