Claviere. Tutti condannati

Roma (NEV/Riforma.it), 13 dicembre 2018 – Sono state accolte tutte le richieste della Procura e condannati tutti e sette gli attivisti accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per lo sconfinamento tra Italia e Francia avvenuto durante una manifestazione in difesa del diritto di solidarietà e in risposta a un presidio organizzato dal movimento di estrema destra Generation identitarie, lo scorso 22 aprile, tra Claviere (Italia) e Montgenèvre (Francia).

Gli attivisti erano stati accusati perché insieme a loro c’erano dei migranti che hanno in quel modo attraversato il confine.

Cinque di loro, Benoit Ducos, Eleonora Laterza, Lisa Malapert, Theo Buckmaster, Bastien Stauffer, hanno avuto una condanna a 6 mesi e la pena sospesa, e altri due, Matthieu Berrullier e Juan Jalmain, sono stati condannati a 12 mesi, con 8 mesi sospesi e 4 da scontare con una modalità da definire.

La sentenza è stata accolta con forti proteste dalle numerose persone, circa duecento, che si erano riunite fuori dal Tribunale. Presente anche un folto numero di giornalisti, varie organizzazioni non governative e rappresentanti della Cimade, ONG francese di matrice protestante impegnata da anni nell’accoglienza di migranti e nell’advocacy per i diritti degli stranieri.

“Un brutto segnale anche perché la manifestazione durante la quale queste persone sono state arrestate non solo era in favore della solidarietà e di persone che cercano di costruirsi un futuro, ma anche in risposta a un blocco fatto da un gruppo fascista che non è mai stato messo sotto inchiesta. Ricordo che questo gruppo di estrema destra per un’intera settimana ha pattugliato illegalmente il colle del Monginevro, fermando le persone che cercavano di attraversare il confine e consegnandole alla polizia”, così il pastore valdese della chiesa di Susa, Davide Rostan, impegnato nel dare soccorso assistenza a chi si trova a transitare per le vie alpine, subito dopo la sentenza.

“La Francia ha scelto il lato della morte e non quello della solidarietà – ha proseguito -. La Procura francese ha portato avanti delle accuse contro persone che operano la solidarietà. Gli attivisti continueranno a soccorrere le persone che attraversano il confine, come accade anche in mare, perché nessuno debba restare solo e al freddo. Questa sentenza ricalca la posizione dell’Europa in questo momento. Noi potremmo accogliere le persone e ricercare una giustizia economica diversa; non è possibile pensare di bloccare questo fenomeno che è mondiale. La nostra tradizione protestante, legata alla Bibbia, ci parla di Abramo che parte e va in Egitto per fuggire a una carestia”.