Chiese svizzere insieme alle chiese di Siria e Libano

Il 18 gennaio la Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera accoglie Rosangela Jarjour, segretaria generale della Federazione delle chiese evangeliche del Medio Oriente, per avviare una collaborazione concreta

Foto HEKS-EPER

Roma (NEV), 17 gennaio 2019 – “Nella transizione in Siria dalla guerra alla ricostruzione è essenziale rafforzare la solidarietà tra chiese” ha dichiarato Daniel Reuter, vicepresidente del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (FCES), alla vigilia della visita in Svizzera di Rosangela Jarjour, segretaria generale della Federazione delle chiese evangeliche del Medio Oriente (FMEEC), per l’avvio del partenariato fra i due organismi protestanti.

“Le chiese hanno l’opportunità di svolgere un ruolo positivo nella ricostruzione del paese e nella difesa dei diritti” ha proseguito Reuter, come riportato da una nota stampa in cui si evidenzia l’impegno nella regione attraverso l’“Aiuto delle chiese evangeliche svizzere”, meglio conosciuta come Entraide protestante suisse (HEKS-EPER), braccio umanitario delle chiese evangeliche svizzere.

Il programma di partenariato, dopo tre anni di pianificazione, verrà presentato il 19 gennaio e include, fra l’altro, fondi dedicati all’infanzia e all’adolescenza per il tempo libero, campi vacanza, borse di studio. Sono coinvolti nel progetto anche il Sinodo nazionale della Siria-Libano (NESSL), la più grande chiesa riformata della Siria, e l’Unione delle chiese evangeliche armene nel Vicino Oriente (UACNE).

“L’EPER ha gestito per diversi decenni programmi con le chiese riformate in Europa centrale e orientale. Questo allargamento in Medio Oriente segna un importante traguardo” conclude la nota.