Kenya. Partecipazione dopo l’attacco terroristico

Roma (NEV), 21 gennaio 2019 – Numerose sono state le reazioni e i messaggi di solidarietà dopo l’attacco terroristico di Nairobi del 15 gennaio in cui ventuno persone sono state uccise in un complesso alberghiero di lusso preso d’assalto dal gruppo terroristico qaedista somalo, al-Shabaab. Il gruppo terroristico ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, affermando che era in risposta alla decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di trasferire l’ambasciata americana in Israele a Gerusalemme.

Il Kenia ha subito un aumento degli attacchi terroristici dal 2011, quando le forze kenyane sono entrate in Somalia per combattere al-Shabaab.

Il pastore Peter Karanja, segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese del Kenya (NCCK) ha espresso le sue condoglianze per le morti, e ha detto che l’intera famiglia protestante è profondamente rattristata dall’attacco: “L’NCCK condanna l’attacco terroristico al 14 di Riverside Drive, di Nairobi. Non c’è alcuna causa né religiosa, sociale o economica, che possa giustificare tale barbarie”, ha detto Karanja. E ha aggiunto “Stiamo pregando per tutti coloro che sono stati feriti perché il Signore possa concedere loro la guarigione”.

Il reverendo Joseph Mutie, presidente del Consiglio interreligioso del Kenya, ha detto che “è una enorme violazione della dignità dell’umanità e un peccato uccidere degli innocenti. Nuocere e uccidere persone incolpevoli non può mai essere e non sarà mai giustificato in ogni caso”.

“È triste che questo tragico incidente abbia lasciato dietro di sé una scia di dolore e sofferenza indicibile tra cittadini innocenti e laboriosi – ha affermato in una nota la Chiesa anglicana del Kenya -. Un tale attacco non ha, in nessun modo, giustificazioni. Pertanto condanniamo l’attacco, nei termini più forti possibili, e sollecitiamo le autorità competenti a garantire che tutti coloro, che in un modo o nell’altro abbiano contribuito alla sua organizzazione ed esecuzione, siano tenuti a renderne conto”.

“Vogliamo trasmettere un messaggio di buona volontà a tutti i cittadini colpiti dallo sfortunato incidente”, ha affermato la Chiesa anglicana del Kenya in un post su Facebook condiviso dall’arcivescovo del Kenya, Jackson Ole Sapit. “È nostra sincera preghiera che coloro che sono feriti si riprendano rapidamente; il Signore consolerà coloro che hanno perso i loro cari”.

Anche l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, ha commentato l’attacco, dicendo: “I nostri cuori si uniscono questa sera a quelli coinvolti nell’attacco di Nairobi”.