Avventisti. Sicurezza non è garantita dai porti chiusi

Il canto della sirena d'occidente, disegno di Francesco Piobbichi (particolare)

Roma (NEV), 4 febbraio 2019 – Come riportato da Notizie Avventiste, anche l’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (ADRA), interviene sulla situazione dei migranti. Pur non associandosi ad alcuna propaganda politica, il direttore di ADRA Dag K. Pontvik ha dichiarato: “Di fronte alle emergenze umanitarie che si affacciano sulle nostre coste si sta svolgendo un teatro politico che influenza buona parte del pensiero collettivo, con gravi conseguenze sulla percezione della sicurezza. La sicurezza di un Paese non è garantita dai porti chiusi, non è garantita dalle barriere politiche e legislative che stiamo innalzando. Il risultato di tutto questo è un crescente numero di persone disinformate sulla realtà dei fatti, concentrate solo su quello che accade al porto e trascurando cosa avviene nei veri luoghi del potere dove a decidere è il flusso del mercato economico nazionale e internazionale. Gli interventi umanitari di accoglienza non sono il Pericolo della nostra nazione – ha concluso Pontvik –. Il vero pericolo è creare una società conflittuale, alimentare sentimenti di rivoluzione aggressiva, nutrire la paura e il terrore di non essere al sicuro”.

ADRA è l’agenzia umanitaria avventista che opera in Italia e all’estero per la lotta alla povertà e al disagio sociale, senza distinzioni di religione, etnia, genere, opinioni politiche.

Nati negli Stati Uniti di metà Ottocento, gli avventisti in Italia sono circa 20.000. Dal 2007 l’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del settimo giorno (UICCA) è “osservatore” della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), con la quale già da tempo collabora in diverse commissioni di lavoro.