Fundalatin: rispetto per la sovranità del Venezuela

Intervista a Maria Eugenia Russian presidente di Fundalatin, Fondazione latinoamericana per i diritti umani e lo sviluppo sociale

Roma (NEV) – 4 febbraio 2019 -Il passato fine settimana migliaia di persone sono scese nuovamente nelle strade di Caracas e in altre città del Venezuela.

Il momento politico che vive il paese è critico e mentre la maggior parte dei paesi europei si schiera con Juan Guaidò, autoproclamatosi presidente lo scorso 23 gennaio, la possibilità di un negoziato, sponsorizzata dalle Nazioni Unite e da altri paesi dell’area come Messico e Uruguay, sembra cedere il passo a soluzioni più drastiche e sicuramente più rischiose per il popolo venezuelano.

Abbiamo intervistato suor Maria Eugenia Russian, presidente della Fondazione latinoamericana per i diritti umani e lo sviluppo sociale, Fundalatin.

La comunità ecumenica Fundalatin nasce a Caracas nel 1978 da cristiani e cristiane latinoamericani – evangelici, cattolici, presbiteriani, anglicani -, con una spiritualità che era stata suscitata dalla teologia della liberazione. Ha vinto nel 1987 il premio Messaggero di pace dell’ONU; è riconosciuta dall’Organizzazione degli stati americani e nel 2015 ha ricevuto lo status consultivo speciale dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni unite. Da 40 anni si dedica alla promozione e difesa dei diritti umani, in Venezuela e America latina, realizzando programmi radiofonici, seminari, laboratori, documentari, con una visione critica in materia di diritti umani.

Come leggete gli avvenimenti degli ultimi giorni?

Dalla prospettiva etica in difesa dei diritti umani e della costruzione della pace, la comunità ecumenica Fundalatin pensa che la popolazione venezuelana sta subendo la tensione e l’aggressione originata da un intervento politico esterno che pretende di appoggiare governi al margine della Costituzione venezuelana che è stata approvato con un referendum nel 1999. Il nostro paese è anche assediato da misure coercitive (sanzioni economiche conseguenti ad una disposizione di Barack Obama del marzo 2013, che dichiarava il Venezuela “un pericolo per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”, ndr) imposte unilateralmente dagli Stati uniti, da parte dell’Europa e dal Canada, che danneggiano l’economia venezuelana. Queste misure, invece di contribuire a correggere i problemi e gli errori del nostro paese, tendono a generare spirali di violenza fratricide che vengono rafforzate anche attraverso la creazione di false notizie diffuse da grandi organi di informazioni transnazionali, che più che raccontare la verità, ripetono continuamente falsità sul nostro paese. Sotto il mantello dei diritti umani si nascondono potenti interessi che vogliono impadronirsi delle immense ricchezze del paese.

Che cosa state facendo per aiutare a risolvere la crisi?

Fundalatin fa parte della Commissione costituzionale della Verità, della Giustizia, della Pace e dell’Ordine pubblico mediante la quale si è riusciti a rendere visibili le distorsioni che hanno segnato la vita del paese, come le manifestazioni inizialmente pacifiche che sono state infiltrate da elementi violenti. La Commissione ha lavorato per la liberazione di detenuti durante queste manifestazioni ed è riuscita a creare spazi di dialogo e di riconciliazione. C’è anche la partecipazione a differenti forum internazionali per raccontare la verità su quello che accade in Venezuela.

Qual è la situazione dei diritti umani in Venezuela?

Nella Costituzione venezuelana vigente il concetto di sicurezza nazionale, concepita come corresponsabilità, militare e civile, in difesa dei diritti umani, la pace e lo sviluppo sostenibile in piena coincidenza con quanto sottoscritto dai governi mondiali alle Nazioni unite. Se qualche funzionario pubblico eccede nello svolgimento dei suoi compiti è attiva la Defensoria del pueblo, i meccanismi di investigazione e giudizio. Abbiamo lavorato sia con le vittime che con i funzionari pubblici che hanno subito danni in seguito a violenze. Per quanto riguarda i diritti sociali c’è stato negli ultimi anni un avanzamento nei settori della salute e dell’educazione gratuita, delle pensioni per gli anziani e la consegna di 2 milioni di case popolari. Questo, per una popolazione di 30 milioni, risulta essere un grande progresso sociale. Le misure economiche unilaterali di cui parlavo prima, ovviamente sono un grave danno per la popolazione, soprattutto per quanto riguarda i farmaci, l’alimentazione e tutti quei materiali che sono importati. Il governo ha cercato di fronteggiare questa situazione con la consegna di beni alle famiglie più vulnerabili.

Che cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni?

Fundalatin ha fatto un appello ai governi e le comunità responsabili del mondo sollecitando rispetto per la sovranità del popolo venezuelano, con l’obiettivo che si possano correggere gli errori e gli ostacoli verso una situazione di pace. Da molte parti è arrivata la solidarietà e l’appoggio ad una via democratica di risoluzione dei conflitti interni in una cornice di dialogo, per poter superare la spirale di violenza indotta dal governo degli Stati uniti. Questo è il punto di vista della comunità ecumenica Fundalatin, nel nome di san Romero delle Americhe e di Martin Luther King. Custodiamo la speranza per il popolo venezuelano e la Madre Terra.