Preoccupazione del Consiglio ecumenico delle chiese per il Venezuela

Una dichiarazione del Consiglio ecumenico delle chiese sulla situazione nel paese caraibico

Bandera De Venezuela Caracas Flag Bandera Venezuela

Roma (NEV), 14 febbraio 2019 – Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), in una dichiarazione firmata congiuntamente dalla dottoressa Agnes Abuom, moderatrice del Comitato Centrale del CEC, e Olav Fykse Tveit, segretario generale del CEC, esprime “crescente preoccupazione” per la situazione venezuelana e per la vita e il benessere di tutte le persone colpite dalla mancata risoluzione della situazione politica in Venezuela.

“Ginevra, 14 febbraio 2019

Il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) esprime la sua crescente preoccupazione per la vita e il benessere di tutte le persone che in futuro potrebbero risentire, o risentiranno, di una mancata soluzione pacifica e nell’interesse della popolazione del paese, della situazione politica in Venezuela.

Il CEC chiede con urgenza che il governo venezuelano rispetti l’integrità della Costituzione e delle istituzioni democratiche del paese, che protegga i diritti umani di tutte le persone in Venezuela, che arresti l’uccisione e la detenzione di manifestanti pacifici, che crei uno spazio per il dialogo e la ricerca di una soluzione pacifica all’impasse politica in Venezuela.

Tutte le parti in questo conflitto, nazionali e internazionali, devono impegnarsi nel dialogo e nella diplomazia, guidate da una cornice giuridica nazionale e internazionale, per il bene del popolo venezuelano. Nel pieno rispetto e nell’utilizzo del processo democratico, preghiamo affinché il Venezuela possa trovare i mezzi per ricostruire la sua governance politica ed economica e un nuovo percorso in avanti.

Esortiamo i leader politici del paese a mettere le vite e i mezzi di sussistenza del popolo venezuelano davanti ai propri interessi, e ad evitare l’escalation di tensioni e violenze con parole o azioni avventate. Le conseguenze del mancato intervento porteranno inevitabilmente a una sofferenza umana molto più grande e una spaccatura più profonda nel tessuto sociale e politico del paese e della regione.

Il CEC chiede ai paesi vicini e ai membri della comunità internazionale di evitare l’uso politico del sostegno umanitario urgente per il popolo del Venezuela, sia all’interno che all’esterno dei suoi confini, e di astenersi da minacce di intervento militare.

Invitiamo le chiese dei membri del CEC in tutto il mondo a continuare a pregare affinché la saggezza, la pace, la giustizia e la compassione prevalgano in Venezuela”.