Roma (NEV), 1 febbraio 2012 – Inizia oggi la “Settimana mondiale per l’armonia tra le fedi” indetta dall’ONU e che si protrarrà fino al 7 febbraio. Scopo della ricorrenza – celebrata l’anno scorso per la prima volta dopo l’approvazione all’unanimità della risoluzione A/65/5 da parte dell’Assemblea generale dell’ONU – è quello di promuovere il dialogo interreligioso e la mutua comprensione tra diverse tradizioni di fede o di pensiero: aspetti della convivenza ritenuti imprescindibili ad una cultura della pace. In tutto il mondo saranno migliaia gli eventi promossi in occasione della seconda “Settimana” (vedi qui): particolare rilevanza rivestono le iniziative che si terranno nelle zone ad elevata tensione tra comunità di fede, come in Israele, India e Pakistan, ma anche la Nigeria.
Il Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), in occasione della prima edizione della “Settimana”, aveva stilato il “Documento sul dialogo interreligioso in Italia” (vedi qui), proprio per sottolineare l’importanza dell’iniziativa ONU nel superare i pregiudizi, le discriminazioni e i razzismi. La FCEI, tuttavia, aveva tenuto anche a ribadire il valore della laicità come collante sociale delle società multireligiose.
Di varia natura gli eventi programmati in Italia: da momenti conviviali a preghiere per la pace, da seminari di studio a gesti simbolici condivisi per esprimere la volontà di dialogo e incontro. Per l’occasione la Facoltà di Giurisprudenza della II Università degli Studi di Napoli dall’8 al 10 febbraio propone un Convegno con diverse tavole rotonde sul dialogo interreligioso in una prospettiva del diritto, della laicità, e dei giovani, da tenersi presso la Reggia di Caserta. Durante tutta la manifestazione sarà attivo uno sportello permanente dedicato al dialogo interreligioso cogestito tra studenti e docenti (vedi appuntamenti). L’idea di dedicare a livello mondiale una settimana all’armonia tra le religioni fu proposta nel settembre 2010 all’Assemblea generale dell’ONU da Re Abdullah II di Giordania, nello spirito della Lettera aperta dei 138 saggi musulmani “Una parola comune” indirizzata al mondo cristiano (www.acommonword.com).