Missione. La Comunità evangelica di azione apostolica celebra i suoi quarant’anni

A Torre Pellice (TO) l'Assemblea generale della CEVAA con il motto “Va con la forza che hai”

Roma (NEV), 10 ottobre 2012 – “Va, con la forza che hai!” E’ questo versetto del libro dei Giudici 6:14 il motto della VII Assemblea generale della Comunità evangelica di azione apostolica (CEVAA) che si svolgerà a Torre Pellice (TO) dal 16 al 24 ottobre prossimi. Un evento internazionale che porterà nella cittadina delle Valli valdesi una novantina di partecipanti provenienti dall’Africa, dall’Europa, dal Sudamerica e dall’Oceania. “Già nel 1996 Torre Pellice aveva ospitato un’assemblea della CEVAA – spiega il pastore Daniele Bouchard, presidente del Comitato italiano della CEVAA -. Questa volta però si tratta dell’incontro che celebra i quarant’anni di questa organizzazione internazionale che ha rimodellato il concetto di missione”. La CEVAA nasce nel 1971 (l’Assemblea di Torre Pellice è in effetti il momento conclusivo di oltre un anno di celebrazioni avvenute in diverse parti del mondo) dallo scioglimento della Società missionaria protestante di Parigi – quella, per dire, che inviò Albert Schweitzer in Camerun – e dalla volontà delle chiese che ne facevano parte di mantenere un legame tra di loro. “Un legame però diverso dal passato – precisa Bouchard -. Mentre nella Società missionaria le chiese africane erano ‘figlie’ di quelle europee, nella CEVAA esistono solo chiese ‘sorelle’ le une delle altre, tutte sullo stesso piano”. L’idea è infatti quella di una comunità internazionale di chiese evangeliche – oggi sono 37 in quattro continenti – che condividono idee, progetti, risorse.

“A quarant’anni di distanza si può dire che la CEVAA è un organismo vivo, percorso da molte idee e tanto entusiasmo, frenato solo dalle limitate risorse finanziarie”, afferma Bouchard. E’ infatti difficile definire le priorità in una vasta serie di progetti che vanno dall’animazione biblica alla formazione giovanile, dalle iniziative nel campo sanitario a quelle che riguardano la presenza delle donne nella società e nelle chiese, dall’accesso all’acqua allo sviluppo dell’agricoltura. “I progetti della CEVAA si realizzano anche in Europa – ci tiene a precisare Bouchard -. In Italia, per esempio al momento ne sono in corso due. Il primo ha come sede Mezzano (PR) e si orienta nella dimensione della chiesa multiculturale, rivolgendosi agli evangelici provenienti dall’Africa presenti nell’Italia settentrionale. Il secondo è invece un progetto di scambio tra le chiese valdesi e metodiste italiane e la chiesa presbiteriana del Togo. Non bisogna poi dimenticare che la Comunità di lingua francofona di Roma, oggi una chiesa locale dell’ordinamento valdese, è nata oltre venticinque anni fa come progetto della CEVAA”.

L’assemblea celebrerà dunque questi quarant’anni di testimonianza comune, ma dovrà anche fare il punto sul lavoro svolto nell’ultimo biennio e definire le priorità future. I delegati, due per ogni chiesa, dovranno poi procedere alla elezione degli undici membri del Consiglio che verranno scelti in base a nuovi criteri di rappresentanza, più consoni all’attuale situazione della CEVAA: i consiglieri africani passeranno da 3 a 6, mentre quelli europei scenderanno da 4 a 3. Resterà invariata la rappresentanza sudamericana e dell’Oceania con un consigliere a testa (www.cevaa.org).