Roma (NEV), 5 dicembre 2012 – “Minoranze religiose in Sicilia e nel Mezzogiorno. Ebrei, ortodossi, protestanti”: questo il titolo del Convegno che si terrà il 10 e l’11 dicembre a Catania, promosso dall’Associazione “Piero Guicciardini”, in collaborazione con i Dipartimenti di scienze umanistiche e di scienze politiche e sociali dell’Università di Catania, con un’ampia partecipazione evangelica. “Da un punto di vista religioso il mezzogiorno troppo spesso è ritenuto essere un territorio monolitico, tutto cattolico, quando invece nei secoli è accertata la presenza di greci, arabi, albanesi, ebrei, valdesi, i quali, seppure vittime di lunghi periodi di feroce repressione, hanno contribuito a plasmare società e culture interreligiose e multietniche”, spiega Gianni Long, docente alla LUISS di Roma e già presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), a cui saranno affidate le conclusioni della due giorni (vedi appuntamenti). “E’ interessante notare, poi, come il combinato disposto degli Aragonesi prima e dei Borboni poi, da un punto di vista anche storico e filosofico, non ha permesso che nel Mezzogiorno sbocciassero pensatori sulla tolleranza e sulla libertà religiosa e di coscienza come, per citarne uno, Giordano Bruno – prosegue Long -, eppure, nessuno mette in dubbio che la Sicilia è stata e continua ad essere crocevia di culture, etnie, tradizioni e religioni diverse”.
A Catania, tra le altre cose, si parlerà della strage degli ebrei di Modica del 1474, dei valdismi e valdesianesimi nel Mezzogiorno, degli ortodossi in Sicilia e nel Mezzogiorno dall’età antica a quella postmoderna, della produzione letteraria della minoranza italo-albanese, della repressione delle minoranze evangeliche tra fascismo e prima età repubblicana, del movimento pentecostale e del suo radicamento in Sicilia. “Si tratta di una storia sostanzialmente dimenticata, che pure ci può aiutare a riscoprire la nostra identità di italiani, tutta al plurale”, ha concluso Long, sottolineando lo scopo del Convegno: esplorare l’antica “vocazione pluralista” della Sicilia, ritenuta necessaria proprio per comprendere meglio le società contemporanee sempre più plurali.
Tra i numerosi studiosi interverranno Daniele Garrone della Facoltà valdese di teologia (Roma), Silvana Nitti dell’Università Federico II (Napoli), Carmine Napolitano della Facoltà pentecostale di scienze religiose (Aversa), e Stefano Gagliano dell’Associazione “Piero Guicciardini”. Il Convegno è realizzato con il contributo 8 per 1000 della Chiesa evangelica valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi).