Ecumenismo. Tveit incontra il papa copto Tawadros II e il Gran Mufti d’Egitto

La visita decisa dopo l'assalto alla cattedrale copta di San Marco all'inizio di aprile

Roma (NEV), 24 aprile 2013 – “Preghiamo insieme a voi per la giustizia e la pace nel vostro paese. La dignità e il benessere di tutti i cittadini nell’Egitto del dopo rivoluzione è una speranza condivisa dalle chiese di tutto il mondo”. Così il pastore Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), si è rivolto a papa Tawadros II, patriarca della chiesa copta ortodossa, in un incontro avvenuto lo scorso 21 aprile al Cairo, primo dei due giorni trascorsi da Tveit in Egitto. La visita del segretario generale del CEC è stata programmata dopo l’attacco di inizio aprile alla cattedrale copta di San Marco, luogo in cui Tveit e Tawadros II si sono incontrati. Il papa copto si è detto fiducioso per il futuro. “L’Egitto è un paese intrinsecamente moderato – ha detto a Tveit -. Nelle tante difficoltà che hanno dovuto affrontare nel corso dei secoli, i cristiani hanno sempre trovato forza nella loro fede. Ed è attraverso questa loro forza che ancora oggi continueranno a lavorare per una coesistenza pacifica tra tutte le comunità religiose in Egitto”.

Le relazioni pacifiche tra le diverse comunità di fede e i valori fondamentali per un’eguale cittadinanza di tutti gli egiziani, sono stati gli argomenti di cui Tveit ha discusso con il Gran Muftì d’Egitto, Shawki Ibrahim Abdel-Karim, in un incontro avvenuto lunedì 22 aprile. Tveit ha spiegato come da tempo il CEC si interroghi assieme ai suoi partner musulmani “su cosa significhi essere cristiani o musulmani in un mondo in cui molte situazioni di tensione vengono percepite come un conflitto tra le due religioni”. “Condividiamo la vostra visione di pace – ha risposto il Gran Mufti – e vogliamo affermare con forza l’uguaglianza di tutti i cittadini egiziani indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa”. Abdel-Karim ha quindi sottolineato come cristiani e musulmani in Egitto vivano fianco a fianco da secoli: “Un’alleanza tra cristiani e musulmani non solo è possibile, ma già esiste a livello delle persone nella loro vita quotidiana”.

Nei due giorni di visita, Tveit ha incontrato i giovani cristiani, “fonte di speranza e di ispirazione per il mondo intero”, oltreché i rappresentanti delle chiese egiziane membro del CEC. In particolare, Tveit ha avuto un colloquio con fr. Beshouy Abdelmalek, segretario generale del neo costituito Consiglio delle chiese egiziane (ECC).