Roma (NEV), 14 agosto 2013 – Sarà prima di tutto una festa quella che porterà i battisti italiani a Roma dal 5 all’8 settembre per celebrare i 150 anni di presenza delle loro chiese in Italia. “A ottobre organizzeremo un convegno storico dal taglio accademico. Ora invece vogliamo dar spazio alla gioia di stare insieme, alla fraternità, alla riconoscenza per chi ci ha preceduto in questa storia che dal 1863 ci porta fino ad oggi”, spiega il pastore Raffaele Volpe, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI).
“Questo non significa che non ci saranno momenti di rfilessione”, precisa Volpe, presentando un programma di incontri che è un elenco delle principali sfide in cui le chiese battiste sono oggi impegnate nel nostro paese. Il Festival battista che si terrà presso il comprensorio dell’Istituto G. B. Taylor nel quartiere romano di Centocelle prevede infatti conferenze e interviste pubbliche, laboratori, concerti e rappresentazioni teatrali sui temi più svariati: l’accoglienza dello straniero e l’immigrazione; la “green church” e l’ambiente; le relazioni tra generazioni diverse; il mondo carcerario; le relazioni con valdesi e metodisti e con gli altri evangelici. Il tutto all’insegna dell’arcobaleno battista.
“Quello battista è un mondo plurale – aggiunge ancora Volpe – unito da un minimo comune denominatore oltre il quale possiamo godere della ricca diversità gli uni degli altri”. Un messaggio che le chiese battiste non vogliono portare solo nella loro festa ma anche nella loro testimonianza evangelica nella società italiana.