Settimana della libertà

L’impegno della FCEI per la libertà religiosa

Roma, 17 febbraio 2014 (NEV-CS04) -“Quello della libertà religiosa è un percorso incompiuto e nel momento in cui nasce un nuovo governo segnaliamo l’urgenza di una nuova legge su un tema di grande rilevo culturale e civile”. Lo ha affermato il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastoreMassimo Aquilante, in occasione dellaSettimana della libertà in cui, attorno al 17 febbraio, gli evangelici italiani ricordano l’anniversario della concessione delle “Patenti di tolleranza” ai valdesi e di lì a poco agli ebrei del Regno di Sardegna nel 1848. “Il nostro non è solo un omaggio alla storia di minoranza combattive che hanno saputo far valere il principio della libertà di culto e di coscienza – precisa Aquilante – ma è anche l’impegno a difendere in Italia e nel mondo un valore e un diritto fondamentale di ogni uomo e di ogni donna: quello di credere e di rendere pubblica la propria fede, come quello di non credere o di credere diversamente dalla maggioranza o in termini non convenzionali. E sotto questo profilo, l’Italia è ancora al di sotto degli standard di una moderna democrazia laica che sappia riconoscere e valorizzare il pluralismo confessionale che cresce al suo interno”.

La FCEI è da tempo impegnata in un’azione di pressione politica tesa all’abrogazione della legge sui “culti ammessi” che ancora oggi regolamenta i rapporti tra lo Stato e le confessioni religiose che non dispongono di un’Intesa ai sensi dell’art. 8 della Costituzione. “Siamo in stretto contatto con un gruppo di autorevoli giuristi attento al tema e pronto ad avanzare delle proposte – prosegue Aquilante – così come stiamo costruendo una rete di parlamentari consapevole che è giunto il tempo di una svolta. Sarebbe un segnale di grande autorevolezza morale e politica che il governo che sta nascendo in queste ore decidesse di agire anche in questa direzione, smantellando vecchi armamentari ideati quasi cento anni fa per limitare la libertà religiosa ed aprendo una nuova stagione di riforme anche sul piano delle libertà religiose e civili.

Ce lo auguriamo come evangelici e come italiani, e ne faremo tema di una campagna d’opinione nel corso del semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. Per la FCEI – precisa ancora Aquilante – il tema della libertà religiosa si colloca in un discorso più ampio sulla questione della democrazia e dei diritti: per questo stiamo per pubblicare con l’Editrice Claudiana un volume intitolato ‘Protestantesimo e democrazia’ nel quale vari esperti, non solo evangelici, affrontano il tema cercando di spiegare e valorizzare un nesso che non è affatto esaurito ma è ancora fecondo di suggestioni e di sviluppi sul piano dell’azione sociale e della cultura dei diritti”.