Migranti. Il tema dei confini al centro dell’Assemblea della CCME

Victoria Kamondji rieletta moderatora della Commissione delle chiese per i migranti in Europa

Roma (NEV), 2 luglio 2014 – Il tema dei confini è stato al centro della XIX Assemblea della Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME), tenutasi a Sigtuna (Svezia) dal 26 al 29 giugno scorsi. Circa 80 delegati provenienti da chiese e organizzazioni ecclesiastiche di tutta Europa, con il contributo di rappresentanti del Consiglio delle chiese del medio oriente (MECC) e della Conferenza delle chiese di tutta l’Africa (CETA), hanno partecipato ai quattro giorni di lavoro per confrontarsi sulle priorità dei prossimi tre anni. L’Assemblea ha preso il via con una conferenza pubblica sul tema “Oltrepassare i confini – A che prezzo?”, nella quale i diversi oratori si sono interrogati su come le chiese possano influenzare le nazioni europee nell’assumere maggiori responsabilità per le emergenze rifugiati che si verificano nell’area mediterranea. Soprattutto gli interventi di Seta Hadeshian del MECC e di Tabitha Kentaro Sabiiti hanno sottolineato l’aumento del numero dei rifugiati nell’intera regione a causa delle crisi in paesi come la Siria e l’Iraq, l’Eritrea e la Nigeria.

“Di fronte a questa situazione l’Europa sta reagendo aumentando le proprie barriere, proponendo soluzioni incoerenti, disomogenee e disumane – ha dichiarato Franca Di Lecce, presente all’assemblea in quanto direttore del Servizio rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) –. Quello che invece chiediamo è un cambiamento radicale nell’approccio all’immigrazione, a partire dall’accesso sicuro per chi fugge in cerca di protezione in Europa; l’armonizzazione delle politiche e degli standard di accoglienza che metta al centro la dignità umana; l’attuazione di un piano di reinsediamento dei rifugiati in un’ottica europea di solidarietà e di corresponsabilità”.
Tra le priorità di lavoro per i prossimi tre anni, i delegati hanno indicato: i diritti dei lavoratori; il nesso tra migrazione e sviluppo; la difesa delle minoranze, con particolare attenzione ai rom; la promozione di comunità inclusive e l’incoraggiamento del processo “Essere chiesa insieme” all’interno delle chiese europee. Ancora aperto rimane il nodo del rapporto tra la CCME e la Conferenza delle chiese europee (KEK), da ridefinire in base alla nuova costituzione che quest’ultima si è data nella sua ultima assemblea generale (Budapest, 2013). L’assemblea ha quindi proceduto al rinnovo delle proprie cariche: la protestante francese Victoria Kamondji è stata confermata moderatora della CCME, mentre la romena Elena Timofticiuc e lo spagnolo Alfredo Abad sono stati eletti vice moderatori.