Sinodo delle chiese metodiste e valdesi. Gli ultimi ordini del giorno sono su profughi e immigrati

Gli ultimi ordini del giorno del Sinodo su profughi e immigrati, ribadendo l’importanza del progetto Mare Nostrum, sull’ecumenismo, sul tema del testamento biologico e i giovani

Torre Pellice (Torino), 29 agosto 2014 (SSSMV/10) – Nell’ultima giornata di lavori, il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha votato una serie di ordini del giorno su temi di rilevanza per la vita della chiesa e della sua testimonianza nella società.

Il Sinodo ha espresso il proprio dolore per la continua perdita di vite umane tra i profughi e gli immigrati che, fuggendo da situazioni di guerra e miseria, muoiono nel tentativo di raggiungere le coste italiane. I sinodali hanno ribadito “l’importanza del progetto Mare Nostrum e di ogni altra simile azione di salvataggio in mare, e al contempo hanno segnalato l’urgenza che il Governo italiano e l’Unione europea adottino politiche sull’immigrazione volte a sottrarre le persone alla necessità di affrontare viaggi tanto pericolosi, mettendosi nelle mani di organizzazioni criminali che lucrano sulla vita di esseri umani, per chiedere asilo politico o ottenere lo status di rifugiati o per ricerca di migliori condizioni di vita”. Il Sinodo ha quindi invitato la Tavola valdese a incrementare il proprio sostegno, anche attraverso progetti dell’8 per mille.

Sul tema dell’ecumenismo, pur nel permanere di noti e purtroppo consolidati aspetti di difficoltà, il Sinodo ha rilevato “con interesse e gratitudine” nuovi elementi e potenzialità di riflessioni e testimonianza comuni. In questa prospettiva, l’assemblea ha espresso “una valutazione positiva dell’esperienza dei consigli locali delle chiese cristiane, che hanno dimostrato di poter fornire un quadro istituzionale in grado di conferire continuità all’impegno ecumenico, nell’auspicio di giungere ad un consiglio nazionale delle chiese cristiane”. Il Sinodo ha inoltre individuato nel tema della libertà religiosa sul piano nazionale ed internazionale, “un ambito privilegiato di confronto con la CEI”, auspicando la possibilità di “individuare ulteriori temi e forme di dialogo che contribuiscano a presentare alla società italiana il quadro di un cristianesimo plurale, articolato e desideroso di approfondire gli spazi di comunione”.

Il Sinodo è ritornato sul tema del testamento biologico invitando le chiese a inserirsi nel dibattito sulle direttive anticipate di trattamento. L’Assemblea ha denunciato la “deplorevole lentezza con cui il legislatore affronta i temi eticamente sensibili, vedendo in questo una mancanza di rispetto della coscienza dei cittadini”. Il Sinodo ha quindi auspicato la creazione di un coordinamento delle numerose chiese locali che hanno istituito degli sportelli pubblici per la raccolta del testamento biologico.

Per rispondere al momento di crisi il Sinodo si è infine espresso con un ordine del giorno sui giovani, sostenendo il lavoro della Federazione giovanile evangelica in Italia (FGEI). E’ infatti a partire dai progetti giovanili che l’assemblea ha ritenuto fondamentale programmare il futuro.

I lavori del Sinodo si concludono oggi con l’elezione del moderatore della Tavola valdese e delle altre cariche amministrative.

La consueta conferenza stampa con il moderatore ci sarà verso le 15, seguirà il comunicato finale. (NEV/CS38).