Nepal. Le chiese in prima linea nei soccorsi dopo il terremoto

Roma (NEV), 29 aprile 2015 – 5 mila le vittime accertate, ma se ne temono più di 10 mila. Il terremoto del 25 aprile scorso, di magnitudo 7.8 della scala Richter, non ha lasciato scampo al Nepal e alle zone limitrofe di Cina e India. La capitale Kathmandu si è spostata di 3 metri, e il premier Sushil Koirala ha decretato tre giorni di lutto nazionale. L’ospedale avventista Memorial Hospital Scheer è uscito indenne dalla scossa, ed è al lavoro allestendo rifugi temporanei per strada a fronte del numero esorbitante di persone bisognose di soccorso.

Immediato l’intervento di ACT Alliance – organizzazione mondiale con sede a Ginevra, rete composta da 140 chiese nel mondo – e del Dipartimento per il servizio mondiale della Federazione luterana mondiale (FLM-DWS), coordinate con le Nazioni Unite (ONU) e il governo locale. Le azioni prioritarie sono “l’accesso all’acqua potabile, al cibo, ai servizi e materiali igienico-sanitari” ha dichiarato Ram Kishan, responsabile per l’Asia del sud di ACT Alliance. A Kathmandu ha sede inoltre il centro di emergenza della FLM per l’Asia. “Disponiamo di più di 100 persone qualificate nella regione: un personale che lavora da decenni con le comunità nelle zone colpite”, ha detto Roland Schlott, coordinatore umanitario della FLM.

In un comunicato congiunto il Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e la Conferenza cristiana dell’Asia (CCA) hanno chiamato le chiese a unirsi in preghiera per coloro che hanno subito perdite e danni dal terremoto, e a prodigarsi “per ogni possibile sostegno ad azioni umanitarie di assistenza in Nepal e nella altre aree interessate delle nazioni limitrofe”.

Anche il Consiglio metodista mondiale (WMC) si è unito in preghiera, e l’Esercito della salvezza ha immediatamente aperto una sottoscrizione (vedi qui), così come l’Alleanza battista mondiale (BWA) (vedi qui). La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha lanciato una sottoscrizione per sostenere l’azione di soccorso e ricostruzione in Nepal (vedi qui). (vedi notizia precedente).