Concluso il Sinodo della Chiesa luterana in Italia

Tra i temi principali, il Ventennale dell'Intesa e la libertà religiosa in Italia

Roma (NEV), 6 maggio 2015 – Si è conclusa domenica 3 maggio, con un culto presso la Christuskirche di Roma, la IV seduta del XXI Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). Dal 30 aprile scorso, sotto la presidenza di Christiane Groeben, una cinquantina tra pastori e delegati delle chiese locali – in rappresentanza di 7000 membri suddivisi in 20 comunità in tutta la penisola – hanno discusso sull’operato del Concistoro, l’organo esecutivo della CELI, e hanno indicato le priorità per l’anno a venire.

I due temi a cui il Sinodo ha dedicato particolare attenzione sono stati il Ventennale dell’Intesa tra la CELI e lo Stato, divenuta legge nel 1995, e la libertà religiosa in Italia. Il percorso legislativo dell’Intesa e il dibattito che essa ha suscitato all’interno della chiesa sono stati delineati dalla dottoressa Anna Nardini, coordinatrice dell’Ufficio studi e rapporti istituzionali della Presidenza del Consiglio, e dal luterano Riccardo Bachrach, consigliere della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) e tra coloro che parteciparono ai lavori preparatori per l’Intesa. Secondo Bachrach, “l’Intesa ha portato la CELI al raggiungimento della sua maggiore età”, intendendo con questa espressione il passaggio da una chiesa “fondata prevalentemente sulla lingua e sulle tradizioni tedesche” e legata anche giuridicamente alla Chiesa evangelica in Germania (EKD) alla nuova realtà di “ente ecclesiastico italiano riconosciuto, aperto alla società del nostro Paese” (vedi intervista su NEV 18/2015).

Il Ventennale dell’Intesa ha dato modo al Sinodo di affrontare la questione più ampia della libertà religiosa in Italia. A questo tema è stato dedicato un gruppo di lavoro che ha esaminato le questioni aperte, riguardanti soprattutto la necessità di una legge organica sulla libertà religiosa che superi quella fascista del 1929 sui “culti ammessi”, ancora oggi in vigore. Tra gli ospiti che hanno portato il loro saluto, oltre ai rappresentanti delle chiese dell’evangelismo italiano, tra cui il pastore Massimo Aquilante, presidente della FCEI, anche don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI.

Luterani/2. Il Sinodo CELI su Giubileo della Riforma, migranti e dialogo interreligioso

Tra i banchi dell’assemblea un “posto occupato” contro la violenza sulle donne

Roma (NEV), 6 maggio 2015 – Il Giubileo della Riforma, il dialogo interreligioso, l’accoglienza dei migranti sono alcuni dei temi affrontati dal Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) tenutosi a Roma dal 30 aprile al 3 maggio scorsi. Sui preparativi per il Cinquecentenario della Riforma che cadrà nel 2017, il Sinodo ha ascoltato una relazione preparata dai pastori Jakob Betz, vice decano della CELI, e Robert Maier. Le iniziative che si terranno nel nostro paese saranno coordinate da una commissione in cui luterani, metodisti e valdesi lavoreranno insieme. “Si tratta delle tre denominazioni italiane membro della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE). Proprio per questa comune appartenenza abbiamo deciso di organizzare insieme gli eventi che nel nostro Paese caratterizzeranno il Giubileo della Riforma”. Tra le proposte che la Commissione sta esaminando, c’è la convocazione di un sinodo congiunto delle chiese luterane, metodiste e valdesi, la stesura di un documento teologico comune, e l’organizzazione di un Kirchentag italiano che comprenda conferenze, concerti, culti, rappresentazioni teatrali.

Sulla situazione dei migranti il Sinodo ha votato una articolata mozione che, considerando come “il Mediterraneo è diventato oggi il tratto di mare più letale al mondo e l’Europa il continente più pericoloso da raggiungere per chi fugge da guerre, persecuzioni, disastri ambientali e povertà”,  incoraggia le chiese ad “essere luoghi aperti a chi oggi, in fuga dall’altra sponda del Mediterraneo, chiede di entrare in uno spazio umano che sia in primo luogo riconoscimento della propria storia individuale e collettiva”. La mozione, inoltre, chiede di “rafforzare la collaborazione tra le comunità locali e il Servizio rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI)”, in particolare per attivare progetti di accoglienza e accompagnamento, promuovere momenti di formazione, fare appello alle istituzioni nazionali ed europee perché promuovano politiche migratorie che mettano al centro la dignità di ogni essere umano.

Il Sinodo ha inoltre discusso di 8 per mille; di dialogo interreligioso, attraverso un gruppo di lavoro condotto dal teologo musulmano Adnane Mokrani; ha approvato in seconda lettura definitiva il testo delle liturgie per la celebrazione o la benedizione di un matrimonio di una coppia luterano-cattolica. Per tutta la durata dei lavori, il Sinodo ha riservato un “posto occupato”, segnalato da un foulard rosso posto su una sedia vuota, aderendo così alla campagna, promossa dalla Federazione donne evangeliche in Italia (FDEI), contro la violenza sulle donne.